Ancora lei… la nostra indomita Mary Lester, dal biondo capello e dai modi spicci. Ancora un’avventura/indagine lungo le splendide coste della Bretagna, fra piccoli centri e paesini impregnati di dolci profumi e antiche tradizioni, fra personaggi meravigliosi e terribili criminali, accompagnati da questa giovane ispettrice di polizia, che a un primo sguardo potrebbe apparire un’ingenua studentessa universitaria, ma che in realtà e un infallibile segugio dotata di grande intuito e feroce caparbietà.

La dolce Mary è questa volta protagonista di All’alba de terzo giorno, quattordicesimo romanzo della serie dedicatole (notazione importante: ogni romanzo può essere letto separatamente, si tratta infatti di singole indagini autoconclusive) dallo scrittore francese Jean Failler, e pubblicati in Italia dalla Robin Edizioni, nella pluricitata collana I luoghi del delitto.

In quest’occasione, la scintilla che farà scoccare l’indagine della nostra Mary è l’uscita nelle librerie di uno strano romanzo All’alba del terzo giorno, in cui si annuncia il prossimo rapimento di un celebre cantante nel corso del popolare e seguitissimo festival dei Vecchi Aratri, una specie di Woodstock bretone che raduna ragazzi da tutta l’Europa e che si svolge ogni anno nella cittadina di Carhaix. Vista l’incredibile ma circostanziata minaccia le autorità decidono di inviare sul posto Mary Lester al fine di far luce su tutta la vicenda. E così fra concerti non stop e fiumi di birra la giovane poliziotta si troverà invischiata con personaggi inquietanti e dalla dubbia moralità e ben presto dovrà scoprire sulla sua pelle che non tutto in realtà è ciò che sembra.

La scrittura di Failler è fresca e veloce, priva di inutili autocompiacimenti referenziali, funzionale alla storia (rapida e scattante dove occorre e più lenta e descrittiva in altri momenti), i dialoghi sono secchi e taglienti, come il carattere della protagonista. La struttura della vicenda è perfetta ed equilibrata, frutto di un mestiere collaudato.

Ma su tutto, oltre la storia, oltre la scrittura, oltre ogni singolo personaggio, resta sempre lei… Mary, dolce e risoluta, determinata e femminile, che dopo ogni sua indagine, dopo ogni efferato omicidio, dopo ogni rapimento, si concede/ci concede un dolce sorriso e felice si allontana.