La Robin edizioni, nell’ormai nota collana dei Luoghi del delitto, propone un nuovo romanzo della serie dell’ispettrice Mary Lester. La rappresentante della polizia francese, creata dal poliedrico Jean Failler, in questa sua nuova avventura ripropone alcuni schemi delle sue precedenti avventure: la scoperta di un luogo della provincia bretone, dove al contrario delle calme e tranquille apparenze si annidano rancori, odio e cupidigia, i contrasti con l’ottusa polizia del luogo, che ostacola la giovane e intraprendente poliziotta, la brillante risoluzione dell’enigma, che Mary risolve con la sua incrollabile logica. Questi elementi sebbene già presenti in altri romanzi della serie sono qui rimescolati e proposti in modo affascinante e coinvolgente. Proprio questa è la peculiarità dei romanzi di Failler il loro saper coinvolgere, il loro saper attrarre il lettore, il saperlo legare a luoghi, personaggi e situazioni. E così ci si trova a considerare Mary quasi come un amica, come una piacevole presenza, che si è felici di tornare a incontrare di romanzo in romanzo.

In questa sua nuova indagine Mary, si trova di fronte al mistero della morte di un giudice ormai in pensione, un uomo in vista, il cui omicidio, sebbene sembri la conseguenza dell’atto di un balordo, in realtà nasconde un’intricata e complessa vicenda, che si dipanerà imprevedibilmente pagina dopo pagina, in un mix di ferree deduzioni e realistica azione. Il tutto brillantemente reso dalla scrittura di Failler, sempre veloce e agevole, mai ridondante o inutilmente barocca, infarcita da dialoghi serrati e taglienti, che riescono pienamente ad esprimere il carattere risoluto e ribelle della protagonista.

La longevità della serie, che in Francia conta oltre venti titoli e che si è trasformata in una fiction di notevole successo, fa sperare che la pubblicazione delle indagini di questa abile investigatrice continui ancora a lungo, così da poter ancora ritrovare quella che è divenuta una buona amica di tanti appassionati lettori.