Sono terminate con successo le riprese del cortometraggio Diario di un Serial Killer. Si tratta del primo di una serie di episodi che faranno parte di un film ed è stato prodotto da A&A Produzioni in collaborazione con A.E. Media S.r.l., con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

L'intento che si vuole conseguire con la diffusione di questo audiovisivo, è quello di sensibilizzare all'utilizzo regolato e consapevole della tecnologia e in particolare dei videogiochi, senza, però, alcuna volontà persecutoria contro queste forme di intrattenimento.

Nato da un'idea di Gabriele Andreoli, per la regia di Antonio Bonifacio, il corto mostra l'attore comico Alessandro Politi nel ruolo di un giovane killer, affiancato da Daniel Ducruet che vestirà gli insoliti panni di un anziano commerciante e dall'attrice Emanuela Panatta che incarnerà l'irraggiungibile amore onirico del protagonista.

Lontano dalla classica figura del serial killer statunitense, l'omicida della narrazione è spinto al desiderio di uccidere da un serie di fantasmi che assillano la sua mente. Come I mostri di Dino Risi (film a episodi del 1963), l'individuo si ritrova ad affrontare una realtà nuova, invasa e plasmata dalla tecnologia che muta i valori di riferimento e i codici di comportamento comuni. Diario di un Serial Killer analizza, attraverso lo sguardo cinematografico, l'irreale percezione della violenza che può derivare dall'abuso dei giochi virtuali. Sono in particolar modo i giovani a non avere una corretta percezione delle minacce che possono celarsi dietro queste attività ludiche. La visione ossessiva del protagonista per i videogames si rispecchia nel montaggio, che filtra lo sguardo dello spettatore attraverso immagini virtuali ispirate dalle nuove tecnologie.

Diario di un Serial Killer è un progetto che non si fermerà solo ad una dimensione cinematografica, ma prenderà inoltre la forma di un libro a fumetti: la sceneggiatura e lo storyboard verranno pubblicate in un volume dal linguaggio immediato, facilmente accessibile al pubblico più giovane.