Antonio Invernici è nato a Milano dove attualmente vive. Esordisce con l’interessante thriller dal titolo La quinta vittima.

La storia si svolge in una Milano attuale, moderna e scintillante ma che nasconde molta solitudine che porta molte giovani donne a fidarsi di sconosciuti o quasi con modi gentili e affabili, magari conosciuti “chattando” in internet.

Molto ben delineata la figura della protagonista: il sostituto procuratore Anna Gilardi che si trova a indagare su di un serial killer che opera in maniera anomala, le vittime, tutte donne, non hanno nulla in comune, l’assassino non ha mai lasciato tracce e sfugge a ogni tentativo di classificazione.

Una storia spiazzante, giocata su continui cambi di prospettiva che rendono l’identificazione emotiva quasi un gioco di specchi. Un romanzo che troverà nelle donne lettrici appassionate e si sentiranno immediatamente coinvolte da una trama dove il punto di vista di una donna è molto ben descritto.

 

Un brano, molto indicativo, del romanzo:

 

"Mancavano pochi minuti all’appuntamento e sentiva la tensione che stava decisamente ricominciando a salire. Ancora una volta si chiese se stava facendo la cosa giusta. Per la prima volta avrebbe tradito il marito dopo quindici anni di matrimonio ed era inutile e ipocrita fingere che quell’incontro rappresentasse qualcosa di diverso.

L’aveva conosciuto in chat ovviamente, non aveva altre grandi possibilità.

Si era proposto lui, con garbo e cortesia, e in maniera talmente diversa dalla maggior parte dei maiali che grufola on line da attrarre la sua attenzione. E dopo i primi prudenti contatti e i timidi corteggiamenti, le era sembrato naturale che si rivelassero l’uno all’altra per scoprire, senza sorpresa, nelle parole di quell’uomo i suoi stessi dubbi, i suoi stessi dolori, la sua stessa disperazione senza lacrime.

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Simona sentì la paura. L’avvertì fisicamente. Se ne rese conto proprio camminando su quel viottolo.

Aveva paura di perdere l’unica cosa che le permetteva di tirar sera aspettando di riconoscere il "suo" pseudonimo nell’elenco dei partecipanti alla chat. Paura di non essere all’altezza o di non rispecchiare l’idea che si era fatto di lei.

"perché sarà fondamentale piacergli anche fisicamente pure se dice il contrario perché è gentile"

Paura che tutto potesse finire quel giorno stesso e che non ci potessero più essere appuntamenti, nemmeno virtuali.

"e che questo avvenga prima o dopo la scopata non ha nessuna importanza"

Le aveva detto, anzi scritto, che subito dopo il cartello che segnalava la fine del territorio del comune di Pasturo

"una scritta nera su fondo bianco, bianco e un po’ arrugginito"

dove la strada ricominciava a salire, avrebbe affrontato una lunga curva. Un centinaio di metri dopo avrebbe facilmente riconosciuto sulla propria destra una piazzola sterrata.

"sarò li" ha detto, ma ci sarà veramente?"

Ecco la "quarta":

 

È Milano, ma potrebbe essere una qualsiasi altra città; sono Simona, Giovanna, Marzia e Valeria, ma avrebbero potuto essere altre quattro donne. Niente le accomuna — non l’estrazione sociale, non l’età, né lo stile di vita — a parte la solitudine in cui ciascuna si sente sprofondare e il feroce destino che le rende vittime in pochi giorni dello stesso carnefice: un seduttore per corrispondenza che, offrendo loro uno spiraglio di luce, le attrae a sé per lasciarle, una dopo l’altra, esanimi sul luogo del primo incontro. Anche il serial killer sembra sfuggire a qualsiasi tentativo di classificazione, sia nel modus operandi, sia nella logica della sua follia.

E a partire da questi labili indizi che Anna Gilardi, il sostituto procuratore, insieme a un nutrito pool formato da poliziotti, carabinieri e due agenti dell’Fbi, è chiamato a condurre le indagini sul caso. Tuttavia saranno i suoi problemi personali (il rapporto conflittuale con una figlia adolescente, una gran sete di vita accompagnata da una altrettanto forte passione per la cocaina) a metterla sulle tracce dell’assassino. Gli arriverà tanto vicino da guardargli nell’anima, da smascherarlo platealmente, senza riuscire, però, a impedirgli di fare la sua "quinta vittima".

 

La quinta vittima di Antonio Invernici (2007, Baldini Castoldi Dalai editore, collana Romanzi e Racconti 427, pag. 479, euro 18,50)

ISBN 978-88-6073-190-6