Dal 20 al 28 aprile presso i Teatri Nuovo Giovanni da Udine e Visionario a Udine inizia la rassegna di film popolari asiatici più importante d’Europa, il Far East Film Festival. Quest’anno due importanti novità: una collana di dvd realizzati dalla Ripley's Films in collaborazione con il Festival e il Centro Espressioni Cinematografiche, che prevede il 20 marzo la pubblicazione di una commedia di Johnnie To, Yesterday Once More, che in parte è stata girata proprio a Udine. Inoltre, la formula di accredito stavolta raddoppia: con la tessera WHITE TIGER, del costo di 30 euro, si può accedere a tutte le proiezioni in sala e si ha il catalogo in omaggio. Con la formula inaugurata quest’anno chiamata BLACK DRAGON, del costo di 100 euro, oltre a diventare soci sostenitori del Festival, si ha la menzione sul catalogo della mostra, il posto riservato in sala e l’omaggio di un dvd a scelta della collezione Ripley’s films. La retrospettiva 2007, organizzata da Alberto Pezzotta, è dedicata a Patrick Tam, maestro della new wave hongkonghese da poco tornato dietro la macchina da presa con Fu Zi–After This Our Exile, uno dei film candidati all’Hong Kong Film Awards di quest’anno. La serata di apertura prevede invece, in anteprima occidentale, il mega-fantasy nipponico Dororo diretto dal regista Shiota Akihiko (già autore del dramma adolescenziale Harmful Insect presentato a Venezia nel 2001). Tratto da un manga di Osamu Tezuka, considerato il padre del fumetto giapponese, il film è diventato ben presto in patria il più grande e clamoroso successo commerciale del 2007. Unendo una vocazione, tutta orientale, verso la descrizione di mondi immaginari popolati da mostri, draghi e supereroi a reminescenze da classici della cultura occidentale come Pinocchio e Frankenstein, Dororo racconta la leggenda di un samurai guerriero costretto a lottare contro 48 demoni per riacquistare altrettanti sezioni del proprio corpo. Spettacolare e visionario, e allo stesso tempo divertente e scanzonato, il film contiene tutto il surrealismo del fumetto da cui nasce mantenendone anche la sua candida ingenuità. Le scene d’azione sono firmate da Ching Siu-tung, martial arts director del cinema hongkonghese.