Per il dottor Crow la vita è ciò che gli capita davanti: il presente su cui può intervenire, non il passato da cui non può più difendersi.
Nella sua piccola clinica sulle rive del Tamigi, offre cure gratuite ai diseredati delle banchine, stringendo i denti per tenere aperto l’ambulatorio e fare la differenza, un paziente alla volta. Al suo fianco c’è Will Monk, detto Scuff, ex orfano tratto in salvo dal capo della polizia fluviale e ora giovane assistente pieno di determinazione.
I benestanti non varcano quasi mai la soglia della clinica, salvo un’eccezione avvenuta l’anno precedente, quando il brutto incidente tra un calesse e un carro da trasporto aveva lasciato in fin di vita i due occupanti, salvati grazie al soccorso tempestivo di Crow. La passeggera del calesse era Eliza Hollister, detta Ellie, figlia del ricco proprietario di magazzini Albert Hollister; una presenza che, nei pochi giorni di permanenza sotto le sue cure, ha lasciato un’impronta luminosa e inattesa nel medico.Ora che il Natale si avvicina, il ricordo di Ellie riemerge con una forza nuova. Così, quando Crow la rivede davanti alla residenza degli Hollister mentre discute animatamente con Paul Dolan, figlio dell’influente Silas, interviene senza esitare, soprattutto nel momento in cui il giovane arriva ad alzare le mani su di lei.
Dietro quella scena si nasconde un'amara verità: le famiglie Hollister e Dolan si sono accordate per un matrimonio combinato tra propri i due rampolli, ignorando il rifiuto della povera Eliza.
Ma perché mai Albert Hollister, che sembrava tanto affezionato alla figlia, la sta consegnando a un uomo violento?
Spinto dal proprio senso di giustizia e da un sentimento che non osa confessare nemmeno a sé stesso, Crow decide di indagare più a fondo nella vicenda. Tra incendi dolosi, segreti familiari e pericolosi giochi di potere, il medico scoprirà quanto possa essere pericoloso cercare di guarire il mondo da quel brutto male chiamato ingiustizia.
Anne Perry, “Redenzione di Natale”, Il Giallo Mondadori n. 3258, dicembre 2025
Traduzione di Marco Bertoli.
E all’interno del volume, il racconto “Giallo nel giallo” di Roberto Zannini.
Ecco cosa ci racconta l’autore: “Me lo ero sempre chiesto. Gli investigatori che atteggiamento hanno nei confronti delle serie crime? Le snobbano, le odiano? Sono d’ispirazione? Non ne avevo davvero idea e così sono salito in macchina. Alla guida si è messa Eva Carini, la criminologa che è patologa forense e gestisce un impianto di cremazione, Fabbrica Kronos. Siamo partiti per una città nel Nord-Est dove si stava girando una serie. Molto in linea ed attuale. Se mi sono divertito? Io sì; spero che sia lo stesso per tutti.”
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Hercule Poirot è mai stato giovane? Forse no, ma c’è stato un tempo in cui non era ancora famoso…
“I primi casi di Poirot” contiene una serie di racconti con protagonista il geniale investigatore dai baffi a manubrio, molto prima che l’assassinio sull’Orient Express, l’omicidio sul Nilo e altri grandi casi lo immortalassero per sempre come il miglior detective del globo terracqueo.
A raccontarli è il suo caro amico, il Capitano Hasting, che apre la storia così: “Per pura combinazione il mio amico Hercule Poirot, un tempo capo della polizia belga, si trovò coinvolto nel caso Styles. Il suo successo le rese famoso, e da allora si dedicò alla soluzione dei problemi criminali. Dopo essere stato ferito sulla Somme fui dimesso dall’esercito per invalidità, e così andai ad abitare con lui a Londra. Ho una profonda conoscenza di molti suoi casi per cui mi è stato consigliato di sceglierne alcuni tra i più interessanti e trascriverli.”
Così accade per il primo caso, Il Ballo della Vittoria, in cui una prestigiosa festa in maschera si trasforma in duplice tragedia, tra l’omicidio di un visconte e, durante la stessa serata, la misteriosa morte della sua fidanzata. Nell'Eredità Lemesurier, un amico del capitano Hasting e di Poirot viene assassinato poco prima di accedere all’eredità, e in molti danno la colpa a una maledizione di famiglia che condanna i primogeniti di quella famiglia. E Lemesurier non è l’unico erede a venire ucciso, nella raccolta di racconti…
In La scatola di cioccolatini, Poirot confessa al capitano Hastings la storia dell’unico caso che non è riuscito a risolvere, mentre Nido di vespe è il caso in cui l'investigatore tentò di anticipare la malefatta. E non mancano i furti, avvelenamenti, rapimenti e lunghi viaggi per mare.
Se Ercole ha affrontato dodici fatiche, Hercule Poirot in questa raccolta ne affronta addirittura diciotto: cinque in più del suo omonimo mitologico!
Tra balli in maschera, partite a bridge, fumerie d’oppio e lettere scandalose, il paladino dell’ordine e del metodo dovrà spremere tutte le sue “piccole cellule grigie” per smascherare ladri, truffatori e assassini assortiti.
Agatha Christie, “I primi casi di Poirot”, I Classici del Giallo n. 1499, dicembre 2025
Traduzione di Lydia Lax.
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I rivoluzionari irlandesi stanno terrorizzando Londra.
Nel dicembre 1884 la Fratellanza repubblicana irlandese, unita al Clan na Gael, ha già messo a segno una dozzina di attentati dinamitardi nella capitale inglese, sulla scia dell’annosa questione dell’Irish Home Rule. Così, il tentativo di far saltare in aria il Ponte di Londra riesce a scuotere persino i nervi dell’intrepido duo di Baker Street.
A fine gennaio 1885, l'intensificarsi degli attentati spinge il governo a chiedere l’aiuto di Sherlock Holmes contro la minaccia feniana.Robert Orr, primo vice del commissario aggiunto James Monro, rivela all’investigatore l'esistenza di alcune spie infiltrate nei nuclei occulti dei terroristi, ma l’estrema segretezza della Fratellanza rende frammentarie le informazioni. In più, le complicazioni politiche interne e le ramificazioni internazionali dei terroristi stanno per portare la situazione al collasso.
Tuttavia, un’informazione scottante è riuscita a farsi strada fino a Orr, rivelandogli l’imminente arrivo di un esperto di esplosivi.
Bisogna a tutti i costi fermare la prossima strage di innocenti. Ma per farlo, c'è bisogno dell’uomo giusto.
Holmes comprende subito di trovarsi davanti a una delle sfide più complesse e pericolose della propria carriera. Per fermare gli attentati, lui e il Dottor Watson dovranno travestirsi da figli dell’Isola di Smeraldo e infiltrarsi tra i terroristi. Ma non può neanche lontanamente immaginare quanto sarà tortuosa la via una volta varcata la soglia del 221B di Baker Street.
Giallo Sherlock 136: Richard T. Ryan, “Sherlock Holmes. I discepoli del Diavolo”
Traduzione di Marco Bertoli.
All’interno, per la rubrica Sotto la lente di Sherlock, “Un'avventura oscura e intricata nel mondo di Sherlock Holmes” a cura di Luigi Pachì.
E per i Racconti di Sherlock, “Sherlock Holmes e la rapina alla Golden Bank” di Giordano Giorgi.
Ecco cosa ci racconta l’autore: “Un ladro effettua una rapina alla Golden Bank, ma, per sua sfortuna, c'è l'ispettore Lestrade in fila allo sportello. Il solerte poliziotto si mette alle calcagna del rapinatore, rincorrendolo per le vie di Londra. Lestrade è convinto che il denaro possa trovarsi solo nel punto dove la corsa del duo termina… Ma in quello, di "punto", i soldi non ci sono. Dove è finito il malloppo? L'ispettore correrà al 221B di Baker Street e riassumerà a Sherlock Holmes ogni movimento, sperando che il detective trovi la soluzione. Al lettore la sfida di trovarla prima di lui.







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