La narrazione procede fredda e descrittiva, snocciola una serie di fatti senza stancarsi mai. Come una lista della spesa, come i bigliettini pieni di incarichi da portare a termine che venivano nascosti dall'autrice del libro tra i barattoli dei pelati.

Ed è questo racconto, così lucido e freddo, quasi ipnotico, che cattura la nostra attenzione fin dall'inizio, e senza che ce ne rendiamo conto ci fa sprofondare in un mondo cattivo e spietato che scivola come se tutto fosse normale. Ci fermiamo, ci rendiamo conto che non può essere quella la vita, ma che c'è chi la vive e così è. E i fatti scorrono inesorabili. Se si è nati nella 'Ndrangheta si finisce nella 'Ndrangheta, nei suoi ingranaggi. E se non si muore, si guarda morire. 

Niente di affascinante, in questa realtà criminale, ci diciamo, tutto scorre grigio, anche se spesso macchiato di rosso sangue e cosparso della polvere bianca della droga. 

Anche la paura, la passione, sono solo momenti da concedersi raramente, perché le cose devono andare avanti e vanno avanti comunque, allora tanto vale lasciarsi trascinare. Alle volte si cerca di non affogare, di tirare fuori la testa dall'acqua, ma l'onda ci riporta sotto. Ci sono matrimoni e relazioni di passione, ma anche quelli di interesse, che favoriscono l'allargamento della cosca. C'è lo smistamento di carichi di droga come se fossero partite alimentari in movimento per rifornire i supermercati, o la piccola distribuzione, fin dentro le case delle persone. Tutto normale. Alle volte sembra di essere in un ufficio dove si sbrigano le solite pratiche burocratiche, solo che sono carte sporche di sangue, sono momenti pieni di omicidi, di droga, di pestaggi e tradimenti, come fossero le piccole cose quotidiane della vita, quelle da svolgere tutti i giorni. C'è la spesa da fare, da preparare il pranzo, da uccidere quel tizio, da portare la droga a quel tale.

Interessante. Da stare attenti a non lasciarsi ipnotizzare.

Dal libro è stata tratta una serie Tv per Amazon.