Mariano Cuter è un giovane professore di liceo che precipita, inaspettatamente e inesorabilmente, in un vortice di insidie e paura. Una foto che lo ritrae in atteggiamenti erotici con due adolescenti comincia a circolare e la sua vita sarà sconvolta nel profondo, dal sospetto altrui, dal marchio di infamia che si porta dietro. Il tutto aggravato dal confronto popolare fra Mariano e suo fratello sacerdote, morto nel tentativo di salvare due ragazzi dall’annegamento. Mariano tenterà di discolparsi, di spiegare la sua verità, mentre il mondo attorno a lui cambia, mentre tutti lo guardano con occhi diversi e lo giudicano nel profondo. Il tutto con il profilarsi di una catastrofe futura.

Lo sguardo impuro è l’ultimo romanzo di Pier Paolo Giannubilo pubblicato da Meridiano Zero. L’autore, già conosciuto per il romanzo verità Corpi estranei (Il Maestrale, 2008), in questa sua ultima opera riesce a creare una storia affascinante e coinvolgente, in cui una palpabile vena di angoscia serpeggia fra le pagine.

La forte caratterizzazione di tempo e spazio (il Molise nel periodo del terremoto di Campobasso del 2002), danno una forte connotazione realistica, e suscitano una vaga inquietudine sul destino ineluttabile che si profila all’orizzonte del protagonista. Un protagonista tormentato e profondamente costruito nella propria interiorità, con un ottimo lavoro di cesello narrativo.

Lo stile è originale e frammentato, con trovate di grande impatto, con una serie di mail, con due voci distinte a confronto, con una prima persona falsamente autobiografica che coinvolge il lettore creando empatia. La vicenda si dipana fluida e ben costruita, mentre il dubbio si insinua nello stesso lettore.

Un romanzo che affonda le sue radici nel noir, e che gioca con la mente e la psiche di protagonisti e lettori. Da leggere con sottile e malcelata inquietudine.