Dimenticate Eva nata da una costola di Adamo. Dimenticate tenere fanciulle rapite da draghi in perenne attesa di un principe azzurro salvatore. Dimenticate le inebetite pulzelle del dolce stil novo. Quelle di Altieri sono donne fuori dai canoni di storia e letteratura, quelle di Altieri sono donne che combattono: Warriors per l’appunto.

In Warriors. Le nuove furie di Alan D. Altieri, pubblicato da Tea Edizioni, il maestro italiano dell’Apocalisse ci presenta cinque racconti e un romanzo breve che hanno come assolute protagoniste le donne, la loro determinazione, la loro forza di carattere, la loro ferocia. Bellissimo l’inaspettato (per gli appassionati del Magister) L’unico fascista buono, appassionante e affascinante il romanzo breve Los(t) Angel(e)s (l’autore riprende luoghi e atmosfere di due suoi capolavori Città di ombre e Città oscura – nb. se non già letti da farlo immediatamente).

Si tratta della quinta antologia pubblicata in cinque anni da un editore (Tea) che sta valorizzando il lavoro  e l’inventiva di uno dei migliori scrittori italiani, ripubblicandone tutte le storie brevi (una meravigliosa operazione editoriale).

La scrittura di Altieri è conosciuta e collaudata, adrenalinica fino al midollo, rapida, scattante, cattura il lettore pagina dopo pagina avviluppandolo in un intricata ragnatela narrativa che si svolge e precipita verso finali angosciosi e di grande impatto emotivo.

Il suo narrare è scarno e senza fronzoli, poche decise battute riescono a descrivere, uomini, vicende e sensazioni, rendendoli reali e concreti, cinici e crudeli.

Altra caratteristiche di questo autore sono l’inventiva e la strutturazione narrativa. L’inventiva è sotto gli occhi di chiunque si avvicini al suo lavoro creativo: romanzi, racconti, sceneggiature, mai banali, mai scontati, in ogni lavoro, in ogni opera un’innegabile contributo di originalità e innovazione che lo rendono immediatamente riconoscibile, che aggiungono qualcosa alla letteratura italiana di genere. Per la strutturazione i racconti sono la riprova della grande tecnica di Altieri, se per l’imponente trilogia di Mardeburg un attento lavoro di strutturazione era necessario e prevedibile, si rimane sorpresi dalla strutturazione presente anche in lavori di breve respiro narrativo, questo sta a significare una sola cosa, accanto a inventiva e originalità, c’è anche tanta tecnica, tanto rigore, tanto rispetto per il proprio lavoro di scrittore e tanto rispetto per i propri lettori.

Uno splendido esempio di fantasia e bravura. Puro godimento per il lettore.

Tante storie, tante battaglie, tante sfaccettature di un meraviglioso diamante oscuro.