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Giallo
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Italia, Usa, 2008, Thriller
di Dario Argento con Adrien Brody (Ispettore Enzo Avolfi), Emmanuelle Seigner (Linda),Elsa Pataky (Celine), Robert Miano (Ispettore Mori), Byron Deidra (Giallo), Daniela Fazzolari (Sophia), Valentina (Izumi Keiko), Luis Molteni (Sal), Taiyo Yamanouchi (Toshi)
Serge Quadruppani
Quando osserviamo quello che succede ogni giorno ci chiediamo “chi c’è dietro?” La realtà è sempre più un giallo. Nero è diventato tutto il sistema e quindi lo scrittore deve descrivere il profitto, la manipolazione, lo sfruttamento. La realtà somiglia alla trama di un noir anche se spesso questa sopravanza la fiction
LeggiL'irresistibile leggerezza del giallo comico
Intervista a Laura Vignali
Leggi44. Gazzetta Marziale 25. C'era una terza volta in Cina
Da ieri in edicola il film che chiude la trilogia dedicata al celebre Wong Fei-hung e interpretata da Jet Li (che comunque tornerà nel sesto titolo della fortunata saga). Nuovi nemici e nuovi amici in una pellicola spumeggiante
LeggiEmiliano Longobardi, da Azuni a Rusty Dogs
Emiliano Longobardi, trentotto anni, sassarese, è libraio e sceneggiatore. Come sceneggiatore ha esordito con Xiola - Primo sangue (coscritto con Antonio Solinas, disegni di Werther Dell'Edera). Ha pubblicato per “Mono” (Tunuè , disegni di Werther Dell’Edera, Elena Casagrande e Gianfranco Giardina), “Killer Elite” n.2 (Alessandro Bottero Edizioni, disegni di Andrea Del Campo e Gianfranco Giardina) e su Donnell&Grace - Blue lights (IDEAcomics, disegni di Massimo Dall’Oglio).
Attualmente scrive "Rusty Dogs" (http://rusty-dogs.blogspot.com
Mano Nera di Al Custerlina
Inserita all’interno di “Vidocq”, la nuova collana di Baldini Castoldi Dalai, “Mano Nera” comincia a Sarajevo, col sangue: la strage provocata dal sequestro di Sanja Karahasan, figlia di un ministro bosgnacco, cui segue, a breve, il rapimento della cugina Nadira. E soprattutto, il furto del tesoro più prezioso della Bosnia-Erzegovina: l’Haggadah di Sarajevo, un antichissimo manoscritto sefardita custodito al Museo Nazionale, pregno di valori non solo valutari.
Mano Nera è un gran bel libro, che scorre via piacevolmente grazie ad azioni avvincenti, personaggi riusciti, mescolati da nazionalità non sempre in convivenza pacifica: serbi, croati, bosgnacchi, ognuno col suo credo: musulmani, ortodossi, cattolici e integralisti. Abbiamo rivolto ad Al Custerlina qualche domanda su questa nuova avventura.
Pentamerone barbaricino
Un paesino della Barbagia è il sottofondo per la messa in atto di una rapina, ma, come spesso succede nella vita, l’imprevisto e l’imbroglio sconquassano i piani. Un fuoco incrociato, un fiume di sangue, e dentro la banca si ritrovano in quattro: i rapinatori Tinteri e Cadena, un imbelle impiegato e una distinta dottoressa. Passano le ore e, mentre il mondo esterno si dimostra sempre più indifferente al fatto, nei cinque giorni di “assedio” i protagonisti si confessano: i “banditi” narrano di pastorizia, faide e sangue, la donna di mistero e satanismi.
LeggiTempesta d'amore
Questo bel romanzo di Mariangela Camocardi ha una storia editoriale importante, che dimostra la sua valenza letteraria se, come è avvenuto, Mondadori ne ha richiesto la ripubblicazione. Il testo integrale di Tempesta d'amore era di oltre 400 pagine e i diritti del romanzo furono subito acquistati da Lia Volpatti, in quegli anni editor con Gianfranco Orsi de “I Romanzi Mondadori”, la collana di storici che si era venuta ad aggiungere al Giallo e a Segretissimo. Nel 2002 Sandrone Dazieri decise di ristamparlo in seconda edizione perché il romanzo era comunque andato a ruba. Edizione esaurita anche la seconda. E in agosto 2010 eccolo alla terza edizione, con le bozze riviste dall’autrice e da Marzio Biancolino, il nuovo editor.
LeggiSalina, la sabbia che resta
Abbiamo sentito Giacomo Cacciatore, Raffaella Catalano e Gery Palazzotto, autori di "Salina, la sabbia che resta", giallo ironico ambientato sull'isola delle Eolie. Loro, da squadra affiatata, ci hanno risposto con una voce sola.
LeggiPresentazione. Figli di un paradosso assassino
Come sono i sogni di un assassino? E come sarebbero quelli dell’innocente che sa che il giorno dopo sul proprio cammino incontrerà il suo aguzzino. Se potessimo rispondere a tutte queste domande non ci sarebbe più sangue versato e impunito lasciato libero. Non ci sarebbero più vittime innocenti e colpevoli cui dare un nome
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