Scrittore, traduttore, giornalista, curatore di collane che hanno fatto da trait d’union fra il noir francese e quello italiano. Ma Quadruppani è noto anche per il suo costante impegno civile”.

Questa la motivazione del Premio internazionale Serravalle Noir 2010, riconoscimento istituito quest’anno per gli autori stranieri.

La scelta è caduta su Serge Quadruppani, autore francese molto versatile.

E’ il caso di parlarne più estesamente per le molte anime della letteratura che riunisce. Autore di una trentina di noir, dei quali soltanto cinque tradotti in italiano, ha svolto inchieste sul terrorismo, poi trasfuse in un saggio, è responsabile di una collana editoriale che pubblica noir italiani, traduttore di alcuni fra i più celebri scrittori italiani di giallo/noir, si interessa di fumetto e grafic novel, è stato editore di una rivista, ha scritto articoli per Le monde diplomatique, Il Secolo XX di Genova, il Manifesto, Liberazione, Alfabeta, Carmillaonline.com.

In occasione del festival di Serravalle gli ho posto qualche domanda.

Sei molto attento a tutto quello che succede e lo racconti con ogni mezzo a tua disposizione. E’ancora attuale la figura dell’intellettuale “militante”?

Non esiste più un intellettuale come Sartre e meno male, visto che, con tutto l’affetto per l’uomo e l’interesso per lo scrittore, ha scritto un sacco di stupidaggini (per esempio sull’URSS). Ma era un uomo che abbracciava, con la sua opera, tutti grandi argomenti del tempo, di una grand’onestà intelletuale e di un impegno al di sopra di ogni sospetto: non si può dire questo degli intelletuali mediatici di oggi, che si possono chiamare “intellettuali di divertimento” (Bernard-Henri Lév, per dirne uno). Chi si ricorderà tra cento anni di queste veline?

Invece, da dieci anni assistiamo a un rinnovamento della critica sociale sia in Europa che negli Stati Uniti (per fare alcuni nomi, in Francia: Badiou, Rancière, Bourdieu, Brossat… vedi i miei articoli sul Manifesto). Anche prima del famoso 1968, c’è stato un fenomeno simile, un ritorno d’interesse per la critica della societa. Ad essere m molto ottimisti, si può dire che è un buon segno.

Rispondendo in generale, direi che sì, la funzione dello scrittore è di decifrare la realtà e di raccontarla con ogni mezzo a sua disposizione.

Come osservatore attento del panorama del noir italiano, qual è il suo stato di salute? Molti lamentano l’eccessiva pubblicazione  di romanzi gialli. Tu cosa ne pensi?

La salute è ottima, in Italia ci sono molti buoni autori che ho fatto conoscere anche in Francia. Inoltre c’è una riflessione sul genere che in Francia manca. Penso che intorno al Noir italiano è nato un fermento nuovo e molto interessante nella letteratura italiana.

Una domanda al romanziere: qual è il motivo della scelta di raccontare storie servendosi del noir?

Quando osserviamo quello che succede ogni giorno ci chiediamo “chi c’è dietro?” La realtà è sempre più un giallo. Nero è diventato tutto il sistema e quindi lo scrittore deve descrivere  il profitto, la manipolazione, lo sfruttamento. La realtà somiglia alla trama di un noir anche se spesso questa sopravanza la fiction. 

Luigi Bernardi, Susanna Daniele, Serge Quadruppani, Barbara Baraldi e Valerio Varesi
Luigi Bernardi, Susanna Daniele, Serge Quadruppani, Barbara Baraldi e Valerio Varesi
In più il romanzo noir è un genere molto popolare, si trova ovunque e permette di parlare della realtà in modo avvincente e divertente. Esiste un patto segreto fra autore e lettore: quando compro un noir, so che l’autore non mi parlerà del suo ombelico ma cercherà di trascinarmi in una storia che mi emozionerà, che mi darà voglia di tornare le pagini.

Il noir è un modo per raccontare la realtà contemporanea mischiando fiction avvincente e verità storiche.

Una ultima domanda: cosa pubblicherai nei prossimi mesi?

A febbraio uscirà in Francia un saggio sull’antiterrorismo. Ne avevo pubblicato uno nel 1997 ma dopo l’ 11 settembre 2001 tutto è cambiato. Inoltre in quel saggio trattavo soltanto della  Francia e nel prossimo affronto la questione da un punto di vista degli stati europei.

Sul fronte dei romanzi, il 23 settembre 2010 uscirà in Francia il mio nuovo romanzo noir, “Saturne” ambientato in Francia e in Italia alle terme di Saturnia e che uscirà nel 2011 in Italia. Nella trama tratto temi legati alla crisi finanziaria internazionale. Sono in trattative per la pubblicazione in Italia. A ottobre deve uscire presso le edizioni Ambiente, collana Verde Nero, il mio noir “la Rivoluzione delle Api”, un nero sulla scomparsa delle api: anche qui, c’è un crimine, addirittura una strage, e possiamo chiederci: chi l’ha fatto?

Grazie e speriamo di rivederci ancora in Toscana.

Sono sicuro che ci rivedremo.