Il falco è un predatore. La sua ombra si stende sulle vittime prescelte senza lasciare loro scampo.

Allo stesso modo una tranquilla cittadina del Friuli è sconvolta dall'ombra di un serial killer che uccide giovani donne, con un rituale macabro e inquietante.

Come nella miglior tradizione, il Teschio, così soprannominato per la maschera che indossa durante gli omidici, sfida la polizia a catturarlo, inviando dvd che riprendono le sue imprese, con l'intento di competere in particolare con Alex Nero, ex agente dal passato ambiguo e drammatico, richiamato in servizio per risolvere il caso.

Comincia così una lotta contro il tempo per evitare l'ennesimo delitto, mentre il killer continua a colpire inesorabile, facendosi beffe della giustizia.

A completare il quadro giochi di potere, una clinica dai traffici loschi, politici corrotti, un giovane giudice che crede ancora nei valori, ricatti, segreti e bugie.

Questa è in poche righe la trama di L'ombra del falco, romanzo d'esordio di Pierluigi Porazzi, edito da Marsilio nella collana Farfalle.

Un romanzo che si può definire con tranquillità un thriller a tutti gli effetti, dove gli elementi del genere sono dosati con abilità e fanno dell'opera un volume appassionante e adrenalinico.

Il lettore si muove tra atmosfere cupe e scene forti e truci, accompagnato da un protagonista tormentato, da un'ambientazione tutta italiana, da colpi di scena ed elementi sempre nuovi, che si inseriscono pagina dopo pagina.

L'autore è abile nel dosare la tensione narrativa, nel condurre il lettore in uno scenario complesso e corale, nell'aggiungere elementi all'indagine, senza svelare mai più del dovuto, fino al colpo di scena finale che giunge inaspettato e sconvolgente, cambiando completamente le carte in tavola.

Il tono secco e lo stile asciutto, ben si adattano a una trama serrata e dinamica, che strizza l'occhio al cinema nei ritmi e nelle immagini, ma che, nello stesso tempo, si confronta a tutti gli effetti coi maestri della narrativa thriller.

Nel complesso un romanzo buono e piacevole, che appassiona fino all'ultima pagina, ma che manca di quel guizzo personale che lo potrebbe contraddistinguere sul panorama italiano come un contributo nuovo e non ancora letto. L'autore, però, ha tutte le carte in regola per proseguire il percorso iniziato e lascia intravedere questa intenzione già nelle ultime pagine de L'ombra del falco, ammicando a un possibile sequel, che forse un domani troverà spazio nelle nostre librerie.