Un convegno coordinato dall'italianista Helmut Meter di Klagenfurt, un laboratorio per piccoli detective, l'incontro con Daniela Comastri Montanari, l'aperitivo con Alan D. Altieri, il lato “rosa” della letteratura gialla, la spy story dopo la caduta del muro, una lettura teatrale e, come se non bastasse, una cena con delitto. Il tutto in una sola giornata, il 3 ottobre 2009, la seconda del Festival Grado Giallo. Un secondo atto che ha richiamato sull'Isola d'oro un pubblico di grandi e piccini accomunati dal piacere del mistero, dalla suspense delle storie di spionaggio, dall'intrigo del thriller. Imperdibile il doppio appuntamento, prima “godereccio” - per un aperitivo all'ora di pranzo - poi più “tecnico” con Sergio “Alan D.” Altieri, editor Mondadori, scrittore, traduttore (di Chandler, Hammet...) e sceneggiatore che in passato ha lavorato a Hollywood per Dinto De Laurentis come story editor, o meglio come dice lui stesso ”staff writer” per Atto di forza, L'anno del dragone e persino Velluto blu di David Lynch. Dopo un excursus sul panorama internazionale della produzione di spionaggio, noir, gialla, affiancato da Elvio Guagnini e Loriano Macchiavelli, Altieri ha introdotto al pubblico la nuova promessa della narrativa thriller Barbara Baraldi, giovane autrice bolognese fattasi notare per il premio XXXIII Premio Gran Giallo Città di Cattolica vinto nel 2006 con il racconto Una storia da rubare e per La bambola di cristallo, romanzo che sbarcherà presto anche Oltremanica nellavinto con il raccontoollana ”Max Crime” per John Blake Publisher. Ad uscire dai confini nazionali mira anche il triestino Al Custerlina, presente nel tardo pomeriggio alla tavola rotonda “La spy story dopo la caduta del muro” assieme al concittadino Antonio Della Rocca (Per una stella di maresciallo) e al critico Mauro Smocovich (www.thrillermagazine.it, www.ipinguini.com).

Sergio Altieri, Antonio Della Rocca, Al Custerlina e Mauro Smocovich
Sergio Altieri, Antonio Della Rocca, Al Custerlina e Mauro Smocovich

Autore di Balkan Bang!, romanzo pulp ambientato a Sarajevo e pubblicato da Perdisa grazie all'occhio vigile del talent scout Luigi Bernardi, Custerlina ha attirato di recente l'attenzione di Mondadori (Balkan Bang! verrà ristampato a gennaio 2010 proprio all'interno della storica collana per l'edicola Segretissimo) e di Baldini Castoldi Dalai, per la quale uscirà a maggio del prossimo anno il nuovo lavoro Mano Nera, mentre è già in cantiere il seguito di Balkan Bang!, con un'ambientazione divisa tra i Balcani e Trieste, sempre per Perdisa a fine 2010. «Mi piacerebbe sbarcare all'estero – dice Custerlina – La prossima Fiera di Francoforte mi auguro sia una buona occasione». Tra i suoi numi tutelari, Custerlina elenca Elmore Leonard («fortissimo nei dialoghi»), Joe R. Lansdale e il francese Jean-Patrik Manchette «per il suo coraggio e la sua originalità». Apprezza meno, invece, il poliziesco di provincia italiano. Il gran finale della giornata del 4 ottobre è stato al ristorante Laguna dove la compagnia Quelli del delitto ha letteralmente portato in tavola un omicidio, con tanto di indizi, atti d'accusa, interrogatori e dove i commensali si sono calati nelle veste di investigatori sulle tracce – enogastronomiche – dell'assassino. Per la chiusura dell'edizione 2009 del Festival sull'isola d'oro, il 5 ottobre è toccato a Fabrizio Canciani e Stefano Covri col loro cabaret musicale Delitti e canzoni (alle 10.30 e alle 19). Alle 11, allo Spazio Noir si è svolta la tavola rotonda, moderata da Marinella Chirico, dal titolo “Scrivere al confine” con Elvio Guagnini e gli autori Stefano Renzo Crivelli, Marco Giovanetti, Fabio Piuzzi, Giancarlo Re, Andrea Ribezzi, impegnati a presentare le loro recenti fatiche letterarie e a discuterne col pubblico. Alle 16, infine, arrivano Salvatore S. Nigro, l'editor dei best seller di Andrea Camilleri, e poi con il padre del commissario Proteo Laurenti, il triestino d'adozione Veit Heinichen.