Il Passaggio è il terzo romanzo di Leonardo Gori. Ancora una volta protagonista del racconto è il capitano Bruno Arcieri, che conduce le sue indagini in una Firenze dilaniata dalla guerra e descritta con una minuzia documentaristica.

Gori riprende temi, climi e personaggi di Nero di maggio per catapultarli in un periodo distante pochi anni dall’azione del primo romanzo.

Il passaggio infatti è un thriller molto personale e maturo, provvisto di un ritmo incalzante, un intreccio giallo perfetto e una tensione narrativa che prosegue ininterrotta dalla prima all’ultima pagina.

Attraverso una contaminazione tra mystery e romanzo storico, l’autore, non solo ci regala un “quadro d’epoca” molto accurato, ma dipana una storia complessa e densa di echi morali e politici che ancora ci toccano da vicino. Gori si conferma così come lo scrittore più colto, avvertito, consapevole e “autoriale” dell’attuale scena del giallo italiano.

Questa in breve è la trama: siamo a Firenze nell'estate del 1944. Otto giorni di un agosto teso, con l’Arno – e i suoi ponti distrutti dalle mine – a segnare un confine letteralmente infernale: di qua le truppe inglesi e sudafricane; di là i paracadutisti tedeschi del colonnello Fuchs e gli irriducibili franchi tiratori di Pavolini; in mezzo la popolazione civile, stremata dalla fame e falcidiata da bombe, pallottole e malattie.

E come se tutto ciò non bastasse, ecco che, in una spirale senza fine, ai caduti per cause belliche si aggiungono cadaveri di tutt’altro tipo, vittime di omicidi spietati, enigmaticamente collegati tra loro.

Per fare luce su questa ulteriore, sconcertante catena di morte, una composita squadra investigativa passa segretamente le linee utilizzando l’unico canale ancora aperto, il Corridoio Vasariano, un tunnel aereo che corre tra Palazzo Pitti e quello della Signoria.

Al comando c’è il capitano Bruno Arcieri, del Regio Esercito filo-alleato (già protagonista di Nero di maggio, il thriller d’esordio di Leonardo Gori), con al suo fianco un’esperta di Storia dell’Arte, un partigiano del CLN e un giornalista americano di Esquire.

Chi o che cosa cercano? Quale intricatissimo mistero devono tentare di svelare? E per conto di quale elusivo “datore di lavoro”? In realtà il loro incarico ufficiale ne nasconde numerosi altri, assai più personali, ambigui e sfuggenti.

A uno a uno, i morti senza perché faranno emergere i contorni di un progetto diabolico, un patto scellerato che i pochi spiriti liberi cercheranno disperatamente di scongiurare, in un crescendo mozzafiato di sorprese e colpi di scena, fino a una conclusione estremamente originale. Il passaggio è stato finalista al Premio Scerbanenco 2002, nell'ambito di Noir in Festival, a Courmayeur.