Paolo Roversi con il romanzo noir  La mano sinistra del diavolo (Mursia) vince la quarta edizione del Premio Camaiore di Letteratura Gialla organizzato dalla Fondazione Città di Camaiore. Durante la serata svoltasi al Teatro dell’Olivo di Camaiore la giuria popolare ha assegnato a Roversi 18 voti contro gli 8 andati a Katia Ferri per La promessa (Zonza) e i 4 a Marcello Fois per Memoria del vuoto (Einaudi).

Abbiamo potuto partecipare, e per questo ringraziamo l'ospitalità di Elena Bonini e Demetrio Brandi, alla serata di premiazione che, condotta da un piacevole Claudio Sottili,  ha visto la  partecipazione dello scrittore Giampaolo Simi che ha introdotto magistralmente i tre finalisti. Con domande precise e intelligenti lo scrittore ha permesso a un frizzante Paolo Roversi, un edotto Marcello Fois e una empirica Katia Ferri di presentarsi all'attento pubblico in sala e di presentare e spiegare il proprio lavoro. Una serata davvero divertente e interessante quindi, che è volata via piacevolmente tra le note eccellenti e gradevoli della Camaiore Big Band diretta dal maestro Franco Meniconi e l'ammiccante e professionale Claudio Sottili.

Emozionante lo scrutinio delle schede dei giurati dopo l’apertura della grande urna di vetro al centro del palcoscenico. Giampaolo Simi e la direttrice della Fondazione Città di Camaiore, Manuela Clerici, hanno aperto le buste e comunicato i nomi degli scrittori fino a delineare la netta vittoria di Paolo Roversi.

“La manifestazione sta crescendo negli anni" ha detto Manuela Clerici consegnando il premio a Roversi "il noir appassiona un numero sempre crescente di lettori e noi ci sentiamo in dovere di dare una vetrina sempre più prestigiosa a questi autori. Ci auguriamo di portare fortuna ai nostri finalisti così come è avvenuto in passato con De Cataldo, Carofiglio e Perissinotto.”

 

Il Premio Camaiore di Letteratura Gialla è nato come una ricognizione a 360° sulla produzione dei generi thriller, noir e poliziesco nel nostro Paese. Per questo, si è dato una struttura articolata che prevede tre giurie del tutto indipendenti: una di critici e giornalisti, una di librai e una tecnica.

I componenti delle prime due vengono invitati a stilare una graduatoria dei cinque romanzi gialli migliori pubblicati in Italia nel periodo del bando. Dai loro voti emergono i primi due finalisti. La giuria tecnica, invece, è riservata alle opere prime. In questa sezione, le case editrici sono invitate a partecipare sottoponendo i libri di autori esordienti al giudizio della Giuria. In questo modo, si è pensato di salvaguardare uno spazio importante per gli autori che si affacciano sul panorama editoriale per la prima volta e per le case editrici più piccole. I finalisti vengono poi "sottoposti" al giudizio di una giuria popolare di trenta persone, con tanto di scrutinio-thriller in diretta, la sera della finale, sul palco del Teatro dell'Olivo. Il meccanismo ha permesso al Premio di mantenere un profilo di indipendenza e di alta qualità delle scelte, senza però dimenticare la radice popolare del genere giallo. Consulente tecnico del Premio è lo scrittore Giampaolo Simi.

I vincitori delle scorse edizioni sono stati Giancarlo De Cataldo con Romanzo Criminale, Gianrico Carofiglio con Ad occhi chiusi, Alessandro Perissinotto con Una piccola storia ignobile.