"Un cadavere in calzoni di pigiama in un appartamento sconquassato pieno di sangue e vomito, e uno stronzo enorme sulla mensola del caminetto, come guarnizione..."

E' proprio vero, certe mattine i conti non tornano e non dovresti svegliarti. Soprattutto se i sensi si attivano uno dopo l'altro, dietro il pulsare ritmico di un mal di testa, simile a disco music elettronica urlata dall'altra parte della parete. Proprio Un mattino da cani, per dipingere la situazione; e stralunato, come l'avvio del romanzo che ha segnato l'esordio folgorante dell'inglese Christopher Brookmyre, classe 1968.

Mettetevi nei panni di Jack Parlabane: rintronato da una sbronza epocale, chiuso fuori dal proprio appartamento, in tenuta succinta e affondato nel sangue e nell'afrore, nel salotto del vicino ammazzato. Uno spiegamento di forze dell'ordine fuori e dentro il condominio.

E un forte sospetto su di lui, di essere l'assassino.

Ma Jack e' un giornalista dal fiuto fino e sa il fatto suo: e di fronte al cadavere dello sconosciuto vicino, un distinto medico di inossidabile professionalita', un pizzicore al naso lo avverte. Perche' dove c'e' sporco c'e' denaro. E se il puzzo e' immondo, il denaro va cercato scavando a fondo.

E Jack e' un giornalista d'assalto, capace di introdursi dappertutto, forzare serrature a occhi chiusi e arrampicarsi sui muri come l'Uomo Ragno, perche' le dita sono la parte del suo corpo con i muscoli piu' forti.

E soprattutto, e' ostinato nella ricerca della verita'. Che significa malasanita', corruzione, peculato: fra manager che dilapidano fondi pubblici per abbellire il proprio ufficio e medici che illegalmente sopprimono vecchietti lungo degenti, per ridurre le spese di gestione dei posti letto geriatrici e far quadrare i bilanci.

Una provocazione, una satira politica e sociale del contesto inglese di fine ventesimo secolo, con marcate striature di umorismo e comicita'. Con una prosa avvolgente e spumeggiante e un intreccio impulsivo, Christopher Brookmyre trascina il lettore in un caleidoscopio di colpi di scena, sparatorie, iniezioni letali e risate repentine. Perche' anche dalla morte si apprende a sorridere con ironia.

A distanza di una decina d'anni, Christopher Brookmyre e' considerato il "futuro della narrativa contemporanea britannica di genere". Eccentrico, un passato estremamente multicolore (critico cinematografico, cantante rock e cronista sportivo), egli e' osannato dalla critica e corteggiato dai produttori di Hollywood. Numerosa e' la sua produzione narrativa, come risulta dal sito personale:

http://www.brookmyre.co.uk/index.htm.

I suoi romanzi sono pubblicati in Italia da Meridiano Zero.