Torna in edicola questo primo mese del 2015 un romanzo apparso per la prima volta in Italia nel 1951 (“I Libri Gialli” n. 123). Già ristampato nel 1978 con il numero 301, la collana I Classici del Giallo Mondadori presenta di nuovo la terza indagine del medico Hugh Westlake: Scritto fra gli astri (The Stars Spell Death, 1939) di Jonathan Stagge.

Dalla quarta di copertina:

Esistono svariati modi di vedere la morte in faccia. Al dottor Westlake, chiamato da una strana telefonata ad accorrere nella notte sul luogo di un incidente stradale, ne capita uno davvero sinistro. La sua auto finisce inspiegabilmente in panne lungo il tragitto, costringendolo a proseguire a piedi per una scorciatoia in mezzo ai campi. È così che, per puro caso, si imbatte nella carcassa quasi capovolta di una macchina, schiantata contro un albero. Curioso, è lo stesso modello della sua. Alla luce della torcia si rende subito conto che il conducente, rimasto sfigurato, non è sopravvissuto all’impatto. Particolare altrettanto curioso, una valigetta del pronto soccorso in tutto simile alla sua borsa da medico. Anche l’abito gli ricorda uno dei suoi, anzi, è proprio identico. La targa dell’auto? Stessa sigla. E nella giacca della vittima ci sono delle lettere indirizzate al dottor Westlake... le stesse che aveva letto a colazione. Se non si tratta di un’allucinazione, qualcuno deve aver inscenato la sua tragica fine. E forse è questo il suo destino scritto nelle stelle?

Ecco l’incipit:

Ripensando a quegli avvenimenti, non ho mai potuto fare a meno di associarli all’automobile nuova. A dire il vero, quell’incredibile delittuosa macchinazione deve aver avuto origine qualche tempo prima, quando cioè l’automobile nuova esisteva soltanto nell’immaginazione un po’ troppo ottimista della mia piccola Dawn.

Questa aveva preso le sue decisioni all’inizio della primavera, un giorno in cui mi aveva visto mettere nella rimessa la mia vecchia e sconquassata quattro posti. E quando Dawn si butta a capofitto in un progetto, è capace di investirci una quantità d’energia incredibile.

Fui costretto a passare ai metodi energici.

— Le bambine dei poveri medici di campagna che si permettono di soffrire di attacchi di megalomania finiscono poi col buscarsi qualche sonoro scapaccione. Smettila, ragazzina. E ritieniti fortunata se potrai avere uno spazzolino da denti nuovo. Finché non avrò pagato l’ultima rata dell’apparecchio per i raggi X del mio studio, non voglio sentir parlare di macchina nuova.

Jonathan Stagge è uno degli pseudonimi adottati da Richard W. Webb (1901-1965) e Hugh C. Wheeler (1912-1987), entrambi inglesi, poi naturalizzati cittadini americani. Celebre soprattutto con gli alias di Patrick Quentin e Q. Patrick, il duo ha dato vita a una collaborazione di grande successo producendo storie dalla trama ingegnosa, ricche di colpi di scena, come la serie di nove romanzi che ha per protagonista il dottor Hugh Westlake.

All’interno, il racconto L’uomo dei cani di Diego Di Dio.

Scritto fra gli astri di Jonathan Stagge (I Classici del Giallo Mondadori n. 1363), 182 pagine, euro 4,90 - Traduzione di anonimo