Regalatevi un’avventura!!!

E’ questo un invito, un augurio, un messaggio che racchiude passione dedizione e talento, è il messaggio che compare nella pagina iniziale del sito ufficiale di Stefano Di Marino: www.sdmactionwriter.com. Il personaggio, perché di un vero e proprio personaggio si tratta, non può non lasciare sbigottiti: scrittore, fotografo, esperto di arti marziali, viaggiatore instancabile, guru dell’editoria italiana. Da anni riempie edicole e librerie con i prodotti della sua fantasia, ma la sua fantasia va oltre, producendo non solo storie, ma anche vere e proprie identità, è così nascono Stephen Gunn, Steve Marino, Xavier LeNormand, Frederick Kaman, Etienne Valmont, Jordan Wong Lee, tutti “figli” di una creatività incontrollabile, tutti frammenti del medesimo specchio, uno specchio che in realtà è sempre e solo lui: Stefano Di Marino.

E così come sono affascinanti e coinvolgenti le sue storie, intriganti e sorprendenti le sue identità, altrettanto avvincente è il suo alter ego virtuale… il suo sito internet!

Fin dalla pagina iniziale è chiaro l’intento di trascinarci/travolgerci in un viaggio alla scoperta del suo autore e del mondo da lui creato, fatto di agenti segreti, trame, complotti, donne mozzafiato e terribili vendette.

Il sito, colorato e strutturato, si divide in sezioni ognuna delle quali è dedicata a un identità dell’autore o a uno dei suoi molteplici interessi. Su tutti spicca la sezione relativa a Stephen Gunn e al suo personaggio: il Professionista/Chance Renard, un agente al soldo dei vari servizi segreti che lo ingaggiano per risolvere le missioni più intricate e pericolose. In questa sezione, come in tutte le altre, compare una biografia romanzata dell’autore, ma è presente anche un profilo del personaggio Renard, che ha da poco festeggiato i dieci anni e che diviene così l’ennesimo alter ego di Di Marino. Non manca l’elenco di tutte le oltre venti missioni del professionista pubblicate nella collana Segretissimo Mondadori (da giugno 2004 in ristampa per la Tea Due).

Ma è solo l’inizio… altre identità e altri personaggi ci aspettano navigando sul sito, e così scopriamo Xavier LeNormand e il suo personaggio Vlad, Etienne Valmont e la sua Jasmine, Jordan wong Lee e la sua Ultima imperatrice, tutto in un turbinio di avventure, colpi di scena e ambientazioni suggestive.

In tutto questo gioco di specchi, però, l’autore è riuscito a non smarrirsi, concedendo alla sua vera identità un po’ di ospitalità sul sito. Ci parla infatti di se stesso, del perché della sua scrittura, dei suoi interessi, delle sue identità e delle opere che ha deciso di firmare con il suo vero nome (su tutte segnaliamo Il quarto Reich e il recentissimo e imperdibile Ora Zero).

Di particolare interesse per tutti gli appassionati di scrittura e di editoria è la nuova sezione del sito interamente dedicata agli articoli scritti nel corso degli anni da Di Marino, che confermano la poliedricità e il valore di uno scrittore che conosce e sa applicare con innegabile maestria tutti gli strumenti narrativi, dalla costruzione dell’intreccio, a quella dei personaggi, dalle ambientazioni suggestive, ai dialoghi serrati.

Se tutto questo vi ha stupito, incuriosito, sorpreso, sappiate che non è tutto, basta visitare la pagina dedicata alla Bibliografia completa di Stefano Di Marino per restare a dir poco senza parole; chiunque abbia dimestichezza con la scrittura non potrà credere ai propri occhi, si troverà di fronte un elenco di oltre quaranta romanzi pubblicati in circa quindici anni con tutti i suoi pseudonimi e con le più prestigiose case editrici italiane, da Mondadori a Longanesi, da Sperling a Stampa alternativa. Ma non ci sono solo romanzi, ci sono anche novelle e racconti (presenti in prestigiose antologie), nonchè saggi sulle arti marziali e sul cinema.

Il tutto a confermare, una volta di più, che ci troviamo di fronte al più prolifico autore italiano, cui ormai ogni tipo di definizione comincia ad andare stretta.

Cedendo alla tentazione dopo questo viaggio attraverso internet abbiamo deciso di distogliere Stefano dal suo lavoro e di porgergli alcune domande sul suo sito e sulla sua attività di scrittore.

Il tuo sito ha una struttura originale, mi riferisco alla partizione in relazione ai tuoi tanti pseudonimi, come hai avuto questa idea?

L’idea nasce un dalla considerazione che ogni pseudonimo si distingue dagli altri, un po’ come un marchio. Nella mia produzione ci sono linee ben definite come quella di Gunn che ormai è dedicata quasi esclusivamente al Professionista e alle avventure esotiche in cui predominano l’azione e il thriller puro. Sono romanzi molto diversi da quelli firmati Valmont che, invece sono storico-sentimentali e si rivolgono a un pubblico diverso. I libri firmati invece con il mio nome escono un po’ dai generi e hanno un respiro maggiore. Non c’è, per la verità, una maggiore affezione per un filone rispetto a un altro, solo la necessità di dare anche al lettore una guida per orientarsi e trovare ciò che più lo interessa.

Leggendo la parte, anzi le parti, relative alla bibliografia si resta senza parole, come riesci ad avere una tale produzione, mantenendo, tra l'altro, l'altissimo livello che tutti ti riconoscono?

La risposta, alla fine, è molto semplice. Io scrivo tutti i giorni. Poche cartelle, non più di 6-7 nei momenti di massimo… furore, ma tutti i giorni. È il segreto per alimentare la passione per la scrittura ed esercitare fantasia e tecnica che sono ugualmente importanti.

Per la verità il mio lavoro di narratore mi piace molto e il pensiero è costantemente rivolto alla scrittura anche quando non sto al computer.

Attraverso il sito si scoprono molti dei tuoi interessi: dalla fotografia, ai viaggi, alle arti marziali, quale di questi ha più influenzato il tuo lavoro e perchè?

Mi ricollego alla risposta precedente. La scrittura non è un settore isolato dal resto della mia vita, ne è parte integrante. Tutti questi interessi mi aiutano a trasferire quello che è il mio immaginario sulla pagina ma al tempo stesso ne sono influenzati. Quando viaggio, fotografo, pratico arti marziali c’è sempre una parte di me che filtra queste esperienze per poterle utilizzare in un secondo momento. E naturalmente avviene il contrario. Le scelte delle esperienze che vivo hanno sempre un legame con il mio universo mentale.

Hai mai pensato di cimentarti, come tanti altri autori di genere (King, Barker ecc), con mezzi espressivi diversi dal romanzo, per esempio il fumetto, la sceneggiatura ecc?

Avrai notato che nel sito c’è una sezione dedicata ai fumetti che ho sceneggiato. Inizialmente era una mia grande aspirazione scrivere per il fumetto. Lavorandoci ho capito che o sei un autore completo e riesci a disegnare anche le tue storie oppure… Non è facilissimo lavorare con i disegnatori, soprattutto intendersi sui tempi. E poi il disegnatore, giustamente, impiega molto più tempo a disegnare che tu sceneggiare e allora si convince di essere lui l’autore della storia. Se non ha voglia di fare una pagina di dialogo, vuol cambiare la sceneggiatura e magari metterci una bella tavola onirica. Non ridere.

È successo. No, per il momento la parentesi fumetto è chiusa (anche per questioni di mercato). Rimango un grande appassionato del medium comic book ma solo da lettore e da saggista. Quanto al cinema e alle sceneggiature Tv… che dire? Mi piacerebbe sì, ma bisogna avere l’occasione per farlo. Scrivere una sceneggiatura senza poterla realizzare resta un lavoro incompiuto. Il romanzo invece ce l’hai lì già finito. Devi solo trovare un editore (come se fosse facile…)

Come è stato accolto il sito dal pubblico, che genere di feed-back hai ottenuto?

Bella domanda… in realtà ho scoperto nell’ultimo anno che internet può fornirti un contatto diretto con molti lettori che prima era quasi impossibile. Nel mio sito, come avrai notato, non c’è casella di posta elettronica. È una scelta ragionata. Non potendo dedicarmi a tempo pieno alla promozione mi spiaceva lasciare magari senza risposta le mail di lettori e amici. Alla fine preferisco filtrare attraverso Thriller Magazine o altri siti come www.ivedovineri.it che si sono rivelati un mezzo di comunicazione fantastico attraverso i forum. Sto considerando di aprire una casella di posta sul sito. Devo veramente fare un po’ i conti con il tempo. Però devo dire che gli editori apprezzano il fatto che un lettore possa avere un sito, è anche un veicolo semplice per farsi conoscere. Però in editoria la rete non è ancora sfruttata come dovrebbe.

Cosa ci riservi per il futuro, ci puoi dare qualche anticipazione (questa è una domanda scorretta da parte dell'intervistatore, ma correttissima, dal punto di vista dell'appassionato lettore)?

Attualmente sto lavorando a un’altra storia con i protagonisti di Ora Zero. Non sarà un seguito, solo un altro episodio delle loro vite. Poi ci sono i consueti appuntamenti con Il Professionista e con Vlad. A parte questo e parecchi racconti disseminati tra varie antologie sto meditando storie di tipo molto, ma molto differente dalle attuali. Ma sono progetti in fieri.

Per l’anno prossimo la novità che mi sta più a cuore sarà un Professionista quasi esclusivamente italiano. Poi c’è la riedizione di un vecchio romanzo. Ah, sì prima della fine dell’anno uscirà per il Touring Club un Reportage su Hong Kong. Una bella raccolta di impressioni di viaggio, naturalmente collegate alla fiction.

Dall'alto delle tue decine di pubblicazioni, che genere di consiglio ti sentiresti di dare ad un giovane che ha deciso di avvicinarsi seriamente alla scrittura? E, hai mai pensato di pubblicare o di inserire nel sito un tuo vademecum sull'argomento (chiedere a chi sa fare è la migliore delle cose)?

Il manuale di scrittura è uno di quei progetti che aspettano di avere un editore… Per il momento seguite le indicazioni nella mia rubrica su Thriller Magazine.

Consigli a un giovane che vuol fare questo lavoro? Pochi ma franchi.

Prima di tutto il nostro giovane aspirante narratore si chieda se realmente vuol farlo questo benedetto mestiere.

Le soddisfazioni sono tante ma uno deve essere preparato ad affrontare ostacoli che, da fuori, uno neanche s’immagina e a digerire tante di quelle porte in faccia…

Davvero, se uno non è disposto a dare sangue è meglio che rinunci. Se poi c’è veramente la motivazione, allora ragazzi: al lavoro! Non perdete un’occasione, scrivete sempre e siate convinti di quello che fate. Visto che nel mio lavoro, nelle mie passioni e nella mia vita gli sport da combattimento hanno un posto importante, vi confiderò una cosa. Non c’è grande differenza tra fare lo scrittore e fare il pugile. Se non siete preparati a prendere pugni risparmiate tempo e fatica a voi e agli altri. Non saliteci neppure sul ring. Se invece siete consapevoli che per ogni pugno che date ne prenderete almeno due ma questo non vi spaventa e avete la volontà e la cocciutaggine di ridarne due ognuno che incassate… be’, ragazzi, forse è proprio il vostro lavoro. Stringete il paradenti e fatevi sotto. La volontà è tutto. Alla fine sopravvive quello che rimane in piedi. Il resto viene con la pratica e, come diceva Oliver Stone, si gioca ogni maledetta domenica e a ogni libro si comincia daccapo.

Ancora un grazie a Stefano per la sua grande disponibilità.