Prosegue la collana che raccoglie in ordine cronologico - con tanto di aggiunte inedite - le avventure di Chance Renard, il Professionista, nato dalla penna di Stephen Gunn (alias Stefano Di Marino) e da quasi vent’anni il più prolifico della narrativa italiana.

Segretissimo Special presenta Il Professionista Story 4.

            

Dalla quarta di copertina:

Avventura, azione, spionaggio, esotismo ed erotismo. Chance Renard, il Professionista. Agente di ventura, impegnato in ogni angolo del mondo in missioni impossibili contro nemici sempre più feroci, sempre più letali. Al suo fianco donne troppo belle e troppo pericolose. E una sola regola: nessuna regola. Tornano, a cadenza quadrimestrale, tutte le avventure del Professionista, a partire dalle origini e con romanzi inediti scritti appositamente per colmare le lacune nella storia di una vera leggenda di Segretissimo.

Femmine e cobra - Il Professionista è di nuovo in missione: una pista che conduce al gruppo neonazista dei Lupi Mannari è l’occasione per chiudere una caccia spietata e senza fine. Anche se per rischiare la vita di solito chiede un compenso, questa volta Chance scenderebbe sul campo di battaglia a qualsiasi condizione. Perché ormai è guerra aperta, e il sapore della vittoria non ha prezzo.

Fuga da El Diablo - San Cristobal de las Cruces, a nord di Cuba: un’isoletta non segnata sulle mappe e nota come El Diablo, luogo tabù per gli indios caraibici, dove un’antica fortezza ospita un carcere femminile. È qui che Chance Renard e l’agente governativa Casey Lane, in volo dalla Giamaica per scortare un prigioniero negli Stati Uniti, precipitano con il loro aereo. In un inferno terreno che non è fatto per i vivi.

             

Un estratto:

Compitissimo, il cameriere servì le portate a Chance Renard e al suo ospite. Scottiglia di cinghiale, aromatica e fumante. L’ammiraglio Bert Paals, con l’elegante economia di gesti che lo contraddistingueva, versò dalla bottiglia di Fontalloro per sé e per il Professionista. Da intenditore assaggiò il vino e dondolò la testa mostrando il suo assenso.

Chance, per la verità, era più un tipo da birra o superalcolici, ma fu costretto ad ammettere che la scelta era particolarmente indovinata per accompagnare il gustoso piatto di carne.

— Posso farle una domanda personale, Chance? — disse l’ammiraglio, per l’occasione in un sobrio abito Brioni invece che in uniforme.

Il Professionista si inumidì appena le labbra, incuriosito. Un invito nella capitale dell’arte italiana, ricevuto insieme a un assegno di diecimila franchi, non si poteva ignorare. Agente di ventura, si definiva. Da un po’ non lavorava e Paals era un compagno di vecchie battaglie. Non poteva rifiutarsi di soddisfare una sua curiosità. — Naturalmente.

Il viso magro e abbronzato dell’ammiraglio assunse un’espressione seria, un po’ fuori luogo nella mondana eleganza dell’Hotel Cellini, a un passo da piazza della Signoria, della quale si aveva una magnifica vista notturna esaltata da enormi finestre disposte lungo le pareti di tutto il secondo piano del ristorante. — Era innamorato di quella ragazza?

Chance avvertì una trafittura, proprio sotto il petto. Cattivi ricordi. Per un istante rivide un viso che sparì in una folata di vento e cenere. — Suppongo di sì. Gina Scattoni era una ragazza eccezionale. Soprattutto la sentivo affine a me.

Si interruppe per un istante, lo sguardo vagante nella sala lussuosa che si estendeva intorno a una balconata quadrangolare. Il ristorante del Cellini, rischiarato da enormi candelieri di cristallo, si sviluppava anche al piano inferiore dove erano ospitati almeno altri cinquanta tavoli, quasi tutti occupati da una clientela ricca e sofisticata.

— Nel genere di vita che mi sono scelto — soggiunse — è una cosa rara. Ovviamente è un mestiere pericoloso.

            

Stephen Gunn è lo pseudonimo di Stefano Di Marino, uno dei più prolifici scrittori di spionaggio e avventura italiani degli ultimi decenni. Nato nel 1961, ha viaggiato in Oriente e ancora vi trascorre parte del suo tempo. Oltre alla scrittura si interessa di arti marziali, pugilato, fotografia e cinema, soprattutto quello orientale al quale ha dedicato numerosi saggi. Ha esordito con il suo vero nome pubblicando Per il sangue versato, Sopravvivere alla notte, Lacrime di drago (Mondadori). Ha usato per la prima volta lo pseudonimo Stephen Gunn per firmare i romanzi Pista cieca e L’ombra del corvo (Sperling). Poi, diciotto anni fa, è nata la serie dedicata a Chance Renard, il Professionista. Scrive per siti e riviste di settore. Su Wikipedia, Stefano Di Marino e il Professionista hanno due voci distinte con bibliografia aggiornata e commentata del personaggio. Per saperne di più sull’autore, sul Professionista e sul suo mondo, cercate su Facebook Di Marino Stefano, la fan page di Chance Renard-Il Professionista e il blog hotmag.me/il professionista.

          

Il Professionista Story 4 di Stephen Gunn (Segretissimo Special), 420 pagine, euro 7,90