Un nuovo luogo “oscuro” è da poco nato su internet e noi non potevamo non darne notizia. Da qualche mese è infatti online www.serialkillers.it. Un nome eloquente per un argomento dei più discussi e cliccati sulla rete. Tutto nasce dal lavoro e dall’impegno di un appassionato Michele Giagnorio, che ha realizzato un ottimo sito, privo di banner colorati e di pubblicità equivoche. Il suo prodotto rigoroso e rispettoso del difficile argomento trattato, si fa subito apprezzare fin dalla grafica: essenziale, semplice, virata sul nero (scelta cromatica quanto mai appropriata).

La consultazione è facile e la realizzazione puntuale. Ma oltre agli innegabili pregi strutturali, quello che più colpisce è l’impostazione stessa di tutto il sito e soprattutto dei suoi contenuti: non si cercano facili spettacolarizzazioni, non ci sono foto truculente o morbose descrizioni, si cerca invece un approccio quanto più scientifico-criminologico, senza per questo rinnegare l’intento divulgativo del sito stesso. Le sezioni in cui è diviso confermano questa impostazione, da “Cos’è un serial Killer?” in cui si parte dalla definizione stessa di omicida seriale (colui il quale commette tre o più omicidi, in tre o più località distinte, intervallate da un periodo di raffreddamento emozionale) e dall’indicazione dei cd. “segnali pericolosi”, altre sezioni si dedicano poi all’indicazioni delle varie “Tipologie” (il Missionario, l’Edonista, il Visionario, il Dominatore) dando un indicazione breve e pregnante delle caratteristiche delle diverse fattispecie. In “Serial killer atipici”, si analizzano le tipologie che sebbene non rientranti nella definizione “classica” di omicida seriale trovano una giustificata ospitalità su queste pagine (si tratta dei cd. Angeli della morte, Vedove nere e Sette assassine). Un’altra sezione è dedicata ai luoghi del delitto, un doveroso omaggio a interventi letterari e fiction televisive che hanno fatto di questo uno degli argomenti più discussi in relazioni ai reati violenti. Di particolare interesse è poi “L’Archivio” del sito, una sezione in cui sono classificate le biografie dei vari serial killer, con le loro foto e indicazioni anagrafiche, compreso purtroppo il numero delle vittime… sconvolgenti sono poi le foto delle vittime, normali foto-tessera di persone sorridenti e inconsapevoli e proprio questa loro inconsapevolezza di un tremendo destino colpisce come un pugno nello stomaco. L’archivio si divide in sezioni: serial killer tipici, vedove nere, angeli della morte, coppie assassine, sette assassine, per ognuna sono presenti diverse biografie.

Tremende sono quelle di Jeffrey Dahmer, il mostro di Milwaukee e del dottor Fred Shipman, il più prolifico serial killer della storia, sono anche presenti quelle del Mostro di Firenze e della famiglia Mason e altre si vanno aggiungendo di settimana in settimana. Altra sezione del sito che merita senza dubbio una segnalazione e quella delle news, in cui l’autore dimostrando un interesse biografico e scientifico fuori dal comune, raccoglie tutte le più recenti notizie della stampa internazionali legate ai serial killer, con curiosità, processi, esecuzioni, indagini, arresti o… nuovi serial killer.

Ribadendo il nostro apprezzamento per un lavoro serio, professionale e scevro di inutili e volgari esibizionismi. Abbiamo colto l’occasione per parlare con l’ideatore e curatore a cui abbiamo posto qualche domanda.

Ciao Michele, innanzi tutto come nasce il tuo interesse per i Serial Killer?

Difficile dire come nasce un interesse così particolare. Da un lato potrei dire che c’è sempre stato, Ero ancora ragazzino quando seguivo Telefono Giallo di Corrado Augias ricordo.. dall’altro credo negli ultimi 5-6 anni ci sia stato un aumento dell’interesse che mi ha spinto a documentarmi maggiormente e in modo più completo. A quel punto è veramente difficile non rimanere affascinati da questi personaggi così agghiaccianti.

Cosa di questi personaggi ritieni che possa affascinare?

Quello che ha affascinato me, sicuramente è la profonda differenza tra questo tipo di assassino e qualsiasi altro tipo. Il serial killer è realmente un predatore di uomini.

Ognuno di questi ha bisogno di seguire un determinato rituale, cerca un tipo di vittima particolare ecc.. Allora viene da chiedersi.. ma cosa ha subito quest’uomo per arrivare a queste fantasie? E perché proprio queste? Cosa scatta nella sua testa? Perché quando comincia non sa più fermarsi?

E come hai maturato l’idea del sito?

L’idea del sito è nata per gioco. Scherzavo sulla cosa, dicevo di saperne abbastanza da poter scrivere anche io un libro sull’argomento, ma so bene che difficoltà ci sono per riuscire in un progetto del genere. Allora ho pensato al sito. In fondo lavoro nel campo, amplio il sito a tempo perso, mi diverto, e metto a disposizione di chiunque sia interessato all’argomento, del materiale liberamente consultabile.

Ti avvali di collaboratori per il tuo lavoro o sei un “lupo solitario”?

Ecco la nota dolente. Purtroppo tutto quello che vedi nel sito, è stato fatto dal sottoscritto a tempo perso. Dalla grafica, alla ricerca di foto e ridimensionamento, all’impaginazione fino ai testi, la cosa che porta via la maggior parte del tempo. Al di là del logo, che si vede in alto a sinistra nelle pagine, fatto da un amico, e di una biografia... il resto è frutto solo mio. Cerco di fare il più veloce possibile, non vorrei perdere visitatori magari perché gli aggiornamenti non sono frequenti, ma non sempre è possibile.

Abbiamo rilevato un taglio molto serio e professionale che ci ha fatto molto piacere, soprattutto in un settore che purtroppo e oggetto di facili e discutibili spettacolarizzazioni, di quali strumenti ti avvali per la documentazione?

Questa è la cosa che più di tutto mi fa piacere! Il taglio professionale era una prerogativa iniziale. Assolutamente non volevo cadere nel grottesco, non volevo vedere nel mio sito lettere sanguinanti o cose del genere. E mi riempie di gioia vedere che la cosa è stata notata. Il sito è, e resta un sito amatoriale, ma mi piace pensare che un giorno chiunque potesse collegarsi per ricerche, letture, approfondimenti, come un serio manuale online, non un sito da esaltati con il gusto dell’horror, in cui si celebrano le gesta di efferati assassini.

Per la documentazione mi avvalgo di decine di libri che ho negli scaffali e sull’immensa rete di internet. Soprattutto siti americani, molto documentati sul tema.

Una delle sezioni più interessanti del sito ci sembra essere “L’archivio”, abbiamo visto che nuovi profili si vanno aggiungendo, quali saranno i prossimi? E perché hai voluto dare uno spazio così significativo all’elemento biografico?

L’elemento biografico è quello che mi ha fatto conoscere il mondo dei serial killer. Dalla letture di storie che hanno dell’incredibile, ho iniziato a documentarmi su questo mondo perverso e oscuro. Leggere nozioni di criminologia, senza testimonianze di vita reale, secondo me non rende davvero l’idea di dove possa arrivare la mente umana. E’ fondamentale quindi raccontare e testimoniare, chi sono nella vita reale questi mostri.

I prossimi li decido man mano. Cerco di ingrandire ogni singola sezione senza trascurarne nessuna.

Quali sezioni sono le tue preferite invece?

Sono molto soddisfatto di come è venuta la sezione “Perché uccidono?”, credo di esserla riuscita a trattare in modo esauriente ma non troppo pesante. Mi piacciono molto anche le sezioni “cos’è un serial killer?” e “cacciatori di serial killer”, anche se entrambi sono soggette ad ampliamenti man mano che passa il tempo.

Tratterai di casi italiani di stringente attualità? E se si quali?

Questa è una bella domanda che mi assilla da un bel po’. Ovviamente saranno man mano trattati tutti i casi più eclatanti di serial killers italiani. Quella del mostro di Firenze e di Milena Quaglini sono già online, fresco è anche Donato Bilancia. Però sto pensando di aprire una nuova sezione di approfondimenti, in cui inserire anche casi NON seriali, ma che hanno comunque sconvolto l’opinione pubblica. Mi riferisco al fresco caso dei coniugi Gatti, al vecchio delitto di via Poma e altri ancora.

Sogni nel cassetto??

Che il sito diventi sempre più popolare ovviamente, un punto di riferimento, magari il primo grande portale della criminologia del web italiano. Ma sono sogni.