L'azione si svolge su un'isola vulcanica, in luogo imprecisato della sponda europea del mediterraneo. L'autore entra fin dalla prima pagina in media res facendo ritrovare tre corpi di uomini neri sulla spiaggia. Intorno all'infausto ritrovamento si sviluppa l'azione di vari personaggi. Su quella spiaggia presto ci saranno le autorità locali alle quali spetta di decidere il da farsi e alcuni testimoni: il Sindaco, il Parroco, il Dottore, la Vecchia, i pescatori America e Spada e infine il Maestro.

L'autore non dà ai suoi personaggi un nome di battesimo ma li chiama sempre indicando la loro funzione nella piccola società dell'isola. Successivamente si aggiungerà il Commissario, altri personaggi e in ultimo gli isolani trasformati in massa abbeverata di odio nei confronti dell'unico corpo estraneo all'isola e pertanto perfetto capro espiatorio.

"Quando coloro che si erano accampati sulla piazza scorsero il Sindaco e il Dottore, andarono verso di loro. La notte e l'iodio avevano strapazzato i loro volti che adesso sembravano vecchi pezzi di carta stropicciata. Gli uomini avevano la pelle delle guance cosparsa di peli neri.Quella delle donne tendeva al colore di una brodaglia in mezzo alla quale due occhi arrossati e delle labbra secche disegnavano figure astratte. Li si sentiva tutti, uomini e donne, animati dalla stessa febbre, avidi di morte, probabilmente la medesima febbre che in passato affliggeva il pubblico delle esecuzioni dando di colpo, nel distacco delle teste e negli schizzi di sangue, un senso brutale alle loro vite, una boccata di potenza e di piacere."

La mancanza di un nome proprio dei personaggi suggerisce che sono tutti simboli di qualche pulsione primordiale che li rende più vicini allo stato ferino che umano. Sono in certo qual modo esemplari, chiamati a svolgere una parte assegnata dal Fato nella dinamica sociale e antropologica dell'isola. Signifivative le parole del "pirandelliano" Commissario:

"…ho accettato al parte perché era più sempice per fare ciò per cui ero venuto, ma io sono poliziotto come lei è ballerina di cabaret. Recito. Nient'altro. … Tutti qui hanno voluto vedere in me un poliziotto. Non li avrei delusi. Ho piazzato sotto il naso del Sindaco una tessera raccolta un giorno su un morto. Lui se n'è accontentato. Viene da pensare che gli facesse comodo! Tutti mentono. La vita è una farsa."

Nonostante il tema che costituisce l'incipit della trama, di estrema e tragica attualità, non si tratta di un romanzo "sociale" che indaga le contraddizioni della nostra epoca ma di un'indagine sulla natura umana, sul senso di colpa, sulla vergogna, sulla paura e l'odio nei confronti del diverso, ma anche sula verità e la giustizia. Il romanzo ha uno stile straniante, come sospeso in un tempo indefinito. Il tono della narrazione è epico, del meschino interesse che muove molte delle azioni umane. Sono inserite molte citazioni letterarie, alcune nascoste altre più evidenti.

La trama ha una svolta che lo fa assimilare a un noir, ma va ben oltre il genere. L'unico personaggio che provava ad essere un uomo viene sacrificato attraverso la menzogna più spudorata.