Non c’è pace per Sharko: dopo le sue ultime vicissitudini - lette in Italia recentemente con La macchia del peccato (Train d’enfer pour Ange rouge) Nord 2009 - torna a vedersela con situazioni terribili nel nuovo esplosivo romanzo di Franck Thilliez: L’osservatore (Le Syndrome E).

Da un passato non troppo lontano viene a galla un filmato senza nome che ha una particolarità: rappresenta non solo immagini inquietanti, ma agisce nel profondo di chi lo guardi. Gli occhi sono dei filtri, e se si riuscisse ad attraversarli si potrebbe raggiungere la mente dell’osservatore scavalcando - o addirittura controllando - la coscienza. Fantascienza? Non proprio.

Mentre Franck Shark (detto Sharko) indaga su dei corpi barbaramente trucidati, trovati per caso in una cava, molto lontano Lucie aiuta un amico a cui è successo un fatto strano: è divenuto cieco dopo aver visionato uno strano filmato. Malgrado le raccomandazioni, Lucie cede alla curiosità di guardare il filmato: non rimane cieca, ma inizia una ricerca che la porterà molto più lontano di quanto mai avesse creduto.

Sharko e Lucie scoprono di avere l’uno elementi per le indagini dell’altra, e quindi uniscono le forze per ripercorrere indietro la storia del filmato misterioso, che tante vittime ha mietuto... in modi inimmaginabili.

Con un stile accattivante e coinvolgente - reso in pieno dalla traduzione di Mara Dompè - e con gli strumenti tipici del thriller, Thilliez guida il lettore al di là della semplice narrazione attraverso il territorio inesplorato del comportamento umano. Ci sono cose nascoste nella nostra mente che solo in parte possiamo capire, e non sempre spiegare: ce ne sono altre il cui solo pensiero atterrisce, ed è lì che ci guida l’autore francese.

Molto di ciò che viene raccontato ne L’osservatore è tragicamente vero, ed è proprio giocando con il raccapriccio provato dal lettore davanti alla realtà che Thilliez crea la sua tensione.

Un romanzo assolutamente consigliabile: da lasciarsi... contagiare!