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Giampaolo Simi
Lo scrittore vero, per come lo concepisco io, è sempre investigatore e vampiro. Studia gli altri, li ascolta, talvolta li origlia, li interroga con domande apparentemente innocue
LeggiLord Wimsey e il mistero del Bellona Club
3 su 5
di Dorothy L. Sayers
The unpleasantness at the Bellona Club, 1928, Donzelli, 2006
Lia Volpatti
Lo scrivere è un atto di donazione, perché ogni volta dai una parte di te. E ogni volta aspetti il consenso degli altri. Ogni volta ti metti in discussione. Ogni volta è una sfida. Ma so comunque che non potrei fare altro, che non saprei fare altro e questo è il prezzo
LeggiTotentanz 2
Giallo italiano e seconda guerra mondiale - II. Gli autori contemporanei
LeggiRacconti matematici
3 su 5
di AA. VV.
Einaudi, 2006
Margaret Kerr
Detective per caso in un'Inghilterra medievale
Leggi[7] Angelo Marenzana
Scrivere innanzitutto per se stessi, senza scimmiottare altri, e allo stesso tempo con l’umiltà di saper modificare là dove l’essere troppo se stessi rischia di diventare qualcosa di narcisistico
LeggiSignore e signorine in giallo
Portano nelle storie il loro intuito femminile, la loro delicatezza, la loro dolcezza, il loro acume, la loro sottigliezza psicologica, la loro cultura. Oppure le loro fragilità, i loro fantasmi, le loro incazzature, la loro sessualità, le loro perversioni. Tal’altra vengono semplicemente mascolinizzate fino a perdere quasi completamente i tratti caratteristici della femminilità
Leggi[29] Raccontami
Si prenda un’epoca di grande appetibilità come quella del “boom” economico italiano e la si racconti come un grande affresco popolare
LeggiLa scrittura, il nero e il nulla
Agota Kristof e la morte della scrittura e delle parole: Ieri
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