A volte, i  numeri sanguinano. E infrangono il silenzio. Come nel caso della Uno bianca

103 azioni criminali;

91 rapine;

11 attacchi violenti con scopo di uccidere;

102 persone ferite;

24 persone uccise;

22 banche assaltate;

22 caselli autostradali;

20 distributori di benzina;

15 supermercati;

9 uffici postali;

2 autovetture;

1 tabaccheria;

2 miliardi e 200 milioni il totale dei proventi delle rapine. 

Antonella Beccaria nel saggio Uno bianca e trame nere contestualizza gli eventi paralleli ai fatti della Uno bianca. E i fatti parlano,  suscitano interrogativi, riportano a galla dilemmi, scuotono i ricordi. Con tono asciutto e, per questo, ancora più incalzante e imprevedibile, l'autrice ricostruisce gli intrecci di un periodo di terrore, le cui implicazioni ancora non sono del tutto chiare. Proprio perché da anni non se ne parla, intossicati da fiction e reality show, è giunto il momento di riprendere il discorso. Perché quanto accaduto non è invenzione letteraria. 

La vicenda della Uno bianca, ossia un "incubo collettivo" presto dimenticato, non appena chiuso il processo. Eppure il  gorgo è durato dal 1987 al 1994. Sette anni di violenza a cavallo dell'Emilia Romagna e delle Marche. Epicentro Bologna. Protagonisti 5 poliziotti e un camionista. Un gruppo organizzato che colpisce a ripetizione. Rapine e stragi. Non per denaro, come denunciano i numeri dei colpi metti a segno. Il movente, quindi? Labile. Scomparso. Si uccide per nulla. Un delinquere senza motivo. Sotto gli occhi di tutti, comprese le più alte gerarchie della Polizia di Stato. Nessun legame con Gladio, anche se le tecniche di assalto della banda sono militari e rammentano le modalità operative di un'altra banda, la Brabante-Vallone, attiva in Belgio negli anni 1982-1985 e che risulterà poi essere una cellula terroristica legata a un'organizzazone locale. 

Antonella Beccaria è giornalista e ha al suo attivo altre pubblicazioni, come Bambini di Satana (libri/5379)(Stampa alternativa, 2006). Dal 2004 cura un blog (http://antonella.beccaria.org), dove anticipa, racconta e approfondisce alcune delle vicende presenti nei suoi libri.