È uscito il 30 novembre 2005 distribuito da DNC Grave danger, un Dvd che raccoglie l’ultimo claustrofobico episodio della quinta stagine di CSI diretto da Quentin Tarantino che ne ha ideato anche il soggetto.

Girato poco dopo il completamento del dittico Kill Bill è andato in onda il 19 maggio 2005 ed è stato visto negli Usa da oltre 30 milioni di telespettatori.

Questa brevemente la trama dell’episodio: Nick Stokes della polizia scientifica di Las Vegas viene rapito in circostanze misteriose mentre indaga sulla scena di un delitto.

Sepolto vivo in una bara di plexiglass, senza nè cibo nè acqua, Nick possiede soltanto una torcia, un registratore e una pistola con la quale togliersi la vita.

Gil Grissom, capo della scientifica, riceve un pacchetto con uno strumento che, collegato a un computer, gli permette di osservare l’agente e di vederne le sofferenze.

Tutto l’episodio è una lotta serrata contro il tempo!

Se Grissom e la sua squadra non riusciranno a interpretare gli indizi e a trovare la tomba di Nick infatti, questi morirà.

Grave danger, sebbene il tratto registico rispecchi quello caratteristico della serie, si presenta da subito come un condensato estremo di stili e modi di fare di Tarantino.

L’episodio, una bomba di adrenalina che tiene lo spettatore incollato alla poltrona senza che esso possa essere distratto da qualsiasi altro elemento, ha un ritmo serrato e coinvolgente e la mano del regista americano, da sempre un grande fan della serie, si nota in alcuni punti come: le visioni di Nick sul finale, l’idea delle formiche e l’autocitazione della bara di Kill Bill.

L’uso in punti chiave della narrazione di espressionistici primi piani poi, trae ispirazione dal cinema di Leone che Tarantino considera un suo maestro.

Il regista però non dimentica che la serie è in grado di reggersi sulle proprie gambe e che lui è soltanto uno strumento, seppur di alto livello, per raccontare una storia.

Alla luce di quanto detto possiamo affermare che Grave Danger è una prova di umiltà, di intelligenza e di lungimiranza stilistica che evidenzia il talento di Tarantino di sapersi mettere al servizio delle storie.

Nella norma il riversamento digitale di questo piccolo gioiellino televisivo.

Il formato scelto, un 1.87:1, mima le lusinghe di un buon panoramico cinematografico.

Le molte scene notturne sono rese con discreto senso della profondità e senza che si facciano palesi gli artifici della compressione.

Anche le scene digitali delle riprese microscopiche (quelle, tipiche della serie, in cui lo spettatore viene fatto entrare nell’indizio nascosto in un granello di polvere) sono restituite in tutto il loro splendore figurale.

Ma è da dire che Tarantino stesso non è particolarmente interessato a questo escamotage che è un po’ il marchio di fabbrica della serie televisiva al punto di farne un uso molto parco concentrando, invece, tutta la sua attenzione sul vissuto dei personaggi e sulla loro reciproca interazione.

Ottimo, infine, il riversamento del suono con un notevole Dolby digital 5.1 forse un po’ troppo concentrato sui fronti anteriori, ma, comunque abbastanza coinvolgente e pieno.

Un solo extra arricchisce questa edizione che brilla per altro per l’ottimo lavoro di packaging.

Si tratta di un breve speciale featurette intitolato pomposamente Tarantino style, ma che non è niente di più che un filmato promozionale televisivo composto da interviste al regista, agli attori e ai produttori.

Una visione piacevole, qualche spunto interesse, ma niente più.