Il primo tentativo di Elmore Leonard nella crime fiction, Il grande salto è una storia di una semplicità sconcertante, e anche un romanzo di una certa finezza narrativa.

Nessun iperrealismo esasperato, tipo la rapina del secolo o il proposito di qualche personaggio di conquistare il mondo, ma solo piccoli e reali sogni americani andati in frantumi: diventare giocatore professionista di baseball, fare il colpaccio che ti sietemi per quelche tempo, un po' di grana insomma, per sfuggire alla noia della "provincia" made in U.S.A.

In definitiva un omaggio alla migliore tradizione hard boiled, sponda Hammet, con eroi disperati che si dibattono nella quotidianità come pesci in un lago che si sta prosciugando.

Non ancora l'Elmore Leonard maturo, ma un ottimo antipasto, di quegli antipasti che non puoi smettere di mangiare e che alla fine ti saziano come un pranzo intero.