Il successo del thriller Il Codice da Vinci di Dan Brown ha riportato in auge il mistero e la maledizione dei Templari.

Mistero, potere, intrigo e passione sono nomi che hanno infarcito per secoli la storia dei Templari e sono nomi che attirano l'attenzione e la curiosità di molti scrittori di fiction. Sono anche gli ingredienti principali di questo film tv realizzato in cinque puntate da France 2 e che andrà in onda su Rai 1 dal 12 dicembre in prima serata (ogni lunedì e martedì).

La storia, tratta dal romanzo Le Rois Maudits di Maurice Druon è ambientata nel Medioevo attorno al 1300. Nel cast oltre a Gérard Depardieu, ci sono il figlio Guilleme Depardieu e Jeanne Moreau, Luca Barbareschi, Serena Autieri e Giuseppe Soleri.

La storia ha inizio nell'ottobre del 1307, quando il re di Francia Filippo il Bello fa condannare Jacques de Molay Gran Maestro dell'ordine del Tempio. Già da 7 anni i templari venivano torturati e perseguitati, perchè ritenuti da papa Clemente e dal sovrano francese troppo potenti. Jacques de Molay, interpretato da Gerard Depardieu, è quindi condannato al rogo e prima di morire lancia la sua maledizione: "Papa Clemente! Cavaliere Guglielmo di Nogaret! Re Filippo! Tra un anno io vi cito a comparire davanti al tribunale di Dio. Maledetti! Voi siate maledetti fino alla tredicesima generazione della vostra stirpe".

La storia è quella narrata nei 7 libri di Druon. Non mancano lotte feroci per il potere e passioni travolgenti. Al centro della vicenda ci sono anche Robert d'Artois (Philippe Torreton), conte di Beaumont in lotta con la sua potente zia Mahaut (Jeanne Moreau) che gli ha usurpato la contea d'Artois.

Luca Barbareschi interpreta il potente banchiere lombardo Tolomei capace di influenzare il Vaticano come molte corti d'Europa. Serena Autieri veste i panni di Clemence d'Ungheria, regina di Napoli che sposerà Luigi X (Guilleme Depardieu). Giuseppe Soleri è Guccio, personaggio dalle mille vicessitudini infinite e dolorose.

I primi Templari, guidati da Ugo di Payns (il primo Gran Maestro) erano impegnati nella difesa della Terra Santa a gerusalemme. Erano laici ed erano tenuti a vivere in povertà, castità e obbedienza. Riconosciuti dalla Chiesa e trasformatisi in una forza potentissima, divennero scomodi a molti sovrani dell'epoca tanto che Filippo IV il Bello lanciò in Francia una clamorosa campagna contro di loro che portò a morte molti cavalieri e convinse Papa Clemente V ad abolire l'ordine.

La maledizione lanciata dall'ultimo Gran Maestro sul rogo e rivolta a Filippo il Bello avrebbe portato all'estinzione della dinastia del re, quella dei Capetingi, avvenuta con la morte di Carlo IV nel 1328.