IF – La rivista dell'insolito e fantastico, nella sua nuova serie, pubblicata dall'editore Odoya esce con un numero monografico completamente dedicato al Re dell'orrore, a sua maestà Stephen King. Si tratta di un dovuto tributo a un grande autore che ha contribuito a plasmare il nostro immaginario collettivo, legato a paure, ossessioni e sovrannaturale.

Il valore della rivista è ben conosciuto da tutti gli appassionati di letteratura di genere, non si tratta di una fanzine con articoli e riflessioni di semplici appassionati (seppur nel loro possibile valore), ma di una vera a e propria pubblicazione di taglio scientifico in ambito letterario (e/o critica letteraria). Il Comitato scientifico che valida i contributi è di valore assoluto, e raccoglie docenti universitari italiani e stranieri. Gli articoli sono approfonditi, settoriali, puntuali e sfaccettati. Affrontano aspetti reconditi e originali dell'universo kinghiano, fornendo nuovi chiavi di lettura, indicando percorsi oscuri che si dipanano nell'opera dello scrittore del Maine.

Illuminante il saggio "Raddoppiare e perturbare: Stephen King e i suoi doppi", di Riccardo Gramantieri, in cui si pone l'attenzione sul rapporto fra King e Richard Bachman il suo alter ego letterario morto di cancro dello pseudonimo (quando fu svelata la sua vera identità), ma al contempo si analizzano anche gli altri doppi di King, vale a dire quegli scrittori (o aspiranti tali) che spesso sono i primi protagonisti dei suoi romanzi. Si pensi al Jack Torrence di Shining, o al Paul Sheldon di Misery, solo per citare i più famosi.

Affascinante il contributo su "The Stand, o delle ambiguità: un'enciclopedia del fantastico americano", di Salvatore Proietti, in cui si analizza L'ombra dello scorpione indicandolo come concentrato e coacervo di tutti gli elementi della narrativa di King, un romanzo epico e corale che rappresenta la sua personalissima versione del "grande romanzo americano". Una miniera a cui attingere per tante, infinite storie.

Ed ancora: "Reality, stranger than horror: il ritorno del Reale in 22/11/'63" di Valerio Massimo De Angelis, in cui il romanzo dedicato all'assassinio Kennedy viene "letto anche come una riflessione metaletteraria sul rapporto fra horror e Reale", e si getta una luce chiarificatoria su diversi aspetti dell'universo letterario di King, il cd. kinverso.

Ed ancora, altri saggi affrontano temi come l'orrore quotidiano; le interconnessioni fra generi letterari; la letteratura post-apocalittica e tanto altro. Difficile trovare una pecca in questa raccolta, quello che ne resta dopo la lettura sono solo i pregi. Fra tutti gli articoli non si può stilare una classifica, le preferenze, qualora ci fossero, sono solo riconducibili a quale dei romanzi del Re si è amato di più. Si tratta uno strumento per comprendere la complessità di un grande narratore, che per troppi anni è stato bistrattato e ignorato da una critica miope e prevenuta.

Una pubblicazione imprescindibile per tutti gli appassionati di King. Da leggere e rileggere con immutata passione.