Romanzo d'esordio del professore, traduttore e scrittore toscano Dario Ferrari, La quarta versione di Giuda, pubblicato nella collana Il giallo Mondadori, è un'opera pervasa da grande ironia.

Ambientata in una Viareggio di cui vengo mostrati anche gli scorci più inconsueti, narra di un misterioso omicidio su cui investiga un'assortita coppia di poliziotti.

Klaus Russo, commissario che indaga ispirandosi alle storie di romanzi e di film di cui è un grande cultore, al punto che sogna, senza molto successo, di diventare scrittore, e Lorenzo Carini, il classico uomo d'azione tutto muscoli e poco cervello.

Attorno ai due tutori della legge, si muove una grande varietà di personaggi secondari che danno al libro una spruzzata di calore e alleggeriscono notevolmente le vicende narrate.

Tra questi, i più rappresentativi sono: don Tony, un prete goloso di junk food, il dottor Ferri, vanitoso ginecologo obiettore; la Pia, onnipresente pettegola non priva di un certo acume induttivo, Ada Iotti, giovane donna vegana che, nel corso del racconto, assumerà un ruolo fondamentale, il professor Bercoli e il traffichino Franco LaVoce che si diletta con la politica locale.

Non mancano inoltre riferimenti a un gruppo di adolescenti della meglio gioventù della città e a parrocchiani abituati a confessarsi una volta a settimana.

Testo dalla trama divertente e, allo stesso tempo, ricca di colpi di scena, che sono gestiti dall'autore in modo accorto e senza mai strafare, mostra la vita di un gruppo di individui, tutti con scheletri nell'armadio più o meno evidenti, raccolti intorno ad una chiesa guidata da un pastore atipico.

Giallo particolare ne La quarta versione di Giuda gli stilemi del genere non vengono usati per far presa sui lettori bensì come pretesto per un analisi sociologica di una piccola comunità come potrebbero essercene tante.

Oltre a intrecci macabri ed episodi torbidi quest'opera è caratterizzata da argomentazioni volte a creare una correlazione tra mondo divino e terreno che, tra confessioni inaspettate e riflessioni sul Sacro e sui Grisbì al posto dell'ostia, si intersecano e sfociano l'uno nell'altro.

Per queste e numerose altre caratteristiche, la lettura di questo splendido libro, ben scritto e che mischia sentimenti come fede e amore con umorismo, grande intensità psicologica e varietà di registri è consigliatissima agli amanti della buona narrativa.