Il mondo è diventato un luogo oscuro, fatto di carestie, degrado e… cannibalismo. In questo mondo governato dalla religione prosperano sette che venerano il culto dei morti, e la teocrazia dilagante ha instaurato l’Ordine della Sentinella, un ordine religioso i cui appartenenti debbono vigilare sulla società, reprimere e punire. Per entrare nell’ordine bisogna sottoporsi a prove disumane e sottostare a una ferrea disciplina, e a un addestramento al limite della tortura. Ma le Sentinelle, gli uomini formati e plasmati da tante crudeltà si dimostreranno feroci e crudeli oltre ogni limite.

La sentinella, pubblicato da Gargoyle Books, è l’ultimo romanzo di Claudio Vergnani, uno degli autori horror più interessanti e capaci del nostro paese, già autore di una saga vampiresca che facendo a pezzi un immaginario collettivo alla twilight riporta i succhiasangue alla loro vera e orrorifica realtà (i romanzi, tutti pubblicati da Gargoyle, e da leggere con immutata passione sono: Il 18° Vampiro, Il 36° Giusto e L’ora più buia).

Tornando al nuovo romanzo, Vergnani dà prova, ancora una volta, di grande originalità e di un’immaginazione vivida e spietata immaginando un futuro distopico in cui si mescolano abilmente tematiche horror e thriller, ma non solo… il romanzo oltre a un susseguirsi della vicenda emozionante e ben calibrato diventa l’occasione per profonde riflessioni su bene, male, natura dell’uomo e sviluppo della società, il tutto senza mai diventare pedante e perdere di mordente.

La struttura del romanzo si può suddividere in varie parti ben delineate che si susseguono con variazioni narrative e anche di stile che esaltano la storia stessa e la bravura dell’autore.

La descrizione dei personaggi e ben strutturata e realizzata, il protagonista dal nome sconosciuto (almeno per la gran parte del romanzo) e ben caratterizzato, e connaturato da una dolente umanità che si pone in contrasto con la sua missione e con la crudeltà che lo circonda. La descrizione dello spietato percorso formativo delle sentinelle fa accapponare la pelle e non lascia nulla all’immaginazione.

Si tratta di un romanzo forte, deciso e profondo. Una lettura che non lascia scampo, che disturba e soprattutto fa riflettere.

Da leggere con passione.