Arriva al tredicesimo numero la Garth Ennis Collection, la collana speciale che Panini Comics ha dedicato alla raccolta delle storie scritte dal geniale Garth Ennis per il personaggio di Frank Castle, il Punisher.

Nell’aprile 2000 l’autore irlandese allergico alle “tutine” Marvel ha preso in mano le redine del personaggio del Punitore e l’ha riscritto daccapo, regalandogli una nuova vita: un lavoro lungo e completto, a cui questa collana di ristampe sta dando il giusto peso.

Dall’inizio alla fine presenta tre storie brevi, tre one-shot imperdibili che gettano un breve luce su tutto l’arco di vita del personaggio.

      

Già apparsa nel numero 83 della Collezione 100% Marvel omonima, La tigre è una storia singola che risale al febbraio 2006 e che regala ai lettori un breve flashback sull’infanzia del buon Frank. L’uso della “y” nel titolo originale, The Tyger, rende subito palese il legame con l’immortale poema di William Blake. È forse Castle la Tigre burning bright, dal «divampante fulgore» (come traduce Ungaretti)? Chi l’avrà creata, si chiede Blake, ed è proprio la stessa domanda su cui si impegna Ennis, novello padre delle origini del Punisher.

C’è però forse un’altra citazione, più celata ma di uguale importanza. Quando con la compagna di scuola il giovane Frank visita il museo di storia naturale, si incanta nell’ammirare una tigre preistorica. «Quel giorno mi resi conto che c’erano sempre state delle tigri. [...] Capii che ne avevamo bisogno.» Frank sente di star diventando “tigre”, un cacciatore per far pulizia di altri cacciatori, ma è impossibile non andare con la mente ad una sequenza molto simile, risalente al 1969, che apriva una serie animata che ha fatto epoca. È davvero difficile non ritrovare nel giovane Castle gli occhi fiammeggianti di Naoto Date che, in visita con gli altri compagni di orfanotrofio allo zoo, davanti alla gabbia della tigre esclama «Diventerò forte come una tigre!» Stiamo parlando ovviamente dell’incipit della serie L’Uomo Tigre.

Frank Castle come Naoto Date senza qualcosa dentro di sé che non può frenare, che non può arginare: è la tigerness, l’essere tigre che lo porterà a diventare il Punisher. Un omaggio all’Uomo Tigre? Forse, o forse semplicemente una convergenza creativa.

     

Cresciuto e ben piazzato, ritroviamo il nostro eroe ne La cella (The Cell), numero singolo della serie Punisher Max risalente al luglio 2005, ed anche questo già apprezzato nel citato numero 83 di 100% Marvel.

Si è perso il conto di quante volte Castle è finito in galera, e curiosamente ci entra sempre con la stessa espressione ingrugnita: comunque tutti sanno già dal primo secondo che non ci resterà molto a lungo.

Stavolta ha dei conti aperti con alcuni mafiosi che vivono tranquilli e paciosi in carcere, serviti e riveriti da tutti: non sanno che la creatività di Garth Ennis li incastrerà in un modo davvero inaspettato!

     

Arriviamo alla fine (nel vero senso della parola!) con un one-shot risalente al giugno 2004 e già apparso in Italia nella collana Marvel Graphic Novel (n. 5).

The End è una storia terribile ed apocalittica, con un Frank alla finis vitae ma anche alla finis terrae. Tutto è finito, il tanto temuto olocausto nucleare ha conquistato il mondo e solo un essere ha il coraggio di aggirarsi in un universo di morte: il Punitore!

Il caro vecchio Castle non ha neanche la possibilità di gustarsi una ben meritata pensione di anzianità, perché ha una missione da compiere e lo sappiamo tutti: in questi casi non esiste forza nell’universo che possa fermarlo. Soprattutto quando in ballo c’è... il destino dell’umanità!

   

Tre storie cattive e spietate, ma anche tre omaggi accorati ad un personaggio che Garth Ennis dimostra una volta di più di amare dal profondo. In fondo per l’autore irlandese Frank è un altro dei Boys, di quelli cioè che prendono a calci i supereroi in tutina!

Questo volume della Garth Ennis Collection è una nuova e imperdibile occasione di gustare tre storie imperdibili sul personaggio più nero dell’universo Marvel.