Sono decenni che lo scrittore Clive Cussler delizia noi lettori con romanzi pieni di suspense, azione, avventura, audacia e molto altro. Ora continua a farlo con un thriller dal titolo Il cacciatore (The Chase, 2007) ma sposta la sua attenzione ai primi del Novecento e il nuovo eroe, Isaac Bell si muoverà per tutti gli stati occidentali d’america all’inseguimento di un criminale che rapina banche e uccide a sangue freddo.

Nel primo capitolo del volume la scena si svolge nell’aprile del 1950, quando dal lago Flathead, nel Montana,  viene tirata fuori dalle sue acque profonde la carcassa arrugginita di una locomotiva a vapore.

Nel suo interno ci sono i resti di tre uomini morti ben 44 anni prima, ma le persone che dirigono l’operazione non sono interessate alla locomotiva o ai raccapricianti resti. Il loro interesse è rivolto altrove.

Subito dopo avviene un salto temporale e il lettore si trova proiettato nel 1906. Siamo negli stati occidentali degli Stati Uniti e qui, da vari anni agisce un criminale che da solo rapisce banche e uccide chiunque si oppone o lo intralcia nelle sue azioni. E’ stato soprannominato il Macellaio.

Il governo degli Stati Uniti affida alla celebre Van Dorn Detective Agency l’incarico di catturare questo feroce bandito e l’agenzia sguinzaglia il suo uomo migliore: Isaac Bell.

Sarà una lunga caccia dall’Arizona al Colorado e per le strade di San Fancisco, proprio durante il terremoto.

Molte volte riuscirà ad arrivare a un passo dal prendere il criminale, ma questo provocherà la rebbia del “macellaio” che da preda si trasformerà in cacciatore e Bell dovrà usare tutte le sue capacità non solo per prevalere, ma per sopravvivere.

Negli ultimi capitoli si torna nel 1950 e il lettore avrà la spiegazione del perchè quella locomotiva viene riportata alla luce.

un brano:  

"Molto soddisfatto, sorseggiando il vino da un bicchiere di cristallo, osservò la valigia di cuoio. Cos’era, la sua quindicesima o sedicesima rapina? I trentotto uomini e donne e i due bambini che aveva ucciso non gli passarono neppure per la mente. Calcolò che il bottino si aggirasse tra i 325.000 e i 330.000 dollari. Nessun rapinatore sarebbe stato in grado di avanzare una stima neppure approssimativa del denaro contenuto nella valigia.

Ma per lui era facile. Lui era un banchiere.

Lo sceriffo, i suoi vice e i volontari della squadra di ricerca non avrebbero mai trovato il rapinatore. Era come se fosse svanito nel nulla. Nessuno, mai, pensò di collegarlo all’uomo elegante che era stato visto attraversare la città in sella a una motocicletta.

L’orrendo crimine sarebbe diventato uno dei misteri più oscuri di Bisbee."  

L’autore: 

Clive Cussler è nato nel 1931 ad Alhambra, in California, da madre americana e padre tedesco. Interrotti gli studi al Pasadena City College, si è arruolato nell’Aviazione, partecipando alla guerra di Corea. Negli anni ‘60 ha lavorato nella pubblicità, dapprima come copywriter e in seguito come direttore creativo di una delle più importanti agenzie degli Stati Uniti. Ha esordito nella narrativa nel 1973 con Enigma, che racconta la prima straordinaria avventura di Dirk Pitt, l’eroe che ha conquistato i lettori d’avventura di tutto il mondo.

Nel 1978 ha fondato la National Underwater & Marine Agency (NUMA), un’associazione non-profit specializzata nella localizzazione, identificazione e recupero di relitti marini di importanza storica. In vent’anni di attività, che lo stesso Cussler ha raccontato in Cacciatori del mare, la sua squadra di ingegneri e sommozzatori ha portato a termine con successo oltre sessanta operazioni (la più famosa delle quali è il recupero del sottomarino confederato «Hunley»). La sua seconda passione, dopo l’avventura, sono le automobili d’epoca, di cui possiede una vasta e assai famosa collezione, comprendente oltre ottanta pezzi.

Recentemente ha avviato una nuova serie di romanzi, i «NUMA Files», scritti in collaborazione con Paul Kemprecos, il primo dei quali è Il serpente dei Maya.

Sposato con Barbara Knight per 48 anni, Clive Cussler ha tre figli e due nipoti e divide il suo tempo tra le montagne del Colorado e i deserti dell’Arizona.

la quarta:  

America dell’Ovest, primi anni del Novecento. I giornali l’hanno soprannominato «Il Macellaio» non a caso: appare dal nulla come un fantasma, rapina le banche il giorno di paga dei minatori e scompare senza lasciarsi dietro né tracce né testimoni. Solo una scia di morti.

La Van Dorn Detective Agency ha deciso di affidare il caso al suo uomo migliore, Isaac Bell, un detective freddo e determinato come l’assassino che deve catturare. Solo Bell può risolvere il caso. Lui, ultimo discendente di una dinastia di banchieri che all’attività di famiglia ha preferito la vita pericolosa ed eccitante del cacciatore di banditi, lui che in un batter d’occhio può estrarre la derringer dal suo cappello e fare fuoco.

Basandosi solo sul proprio straordinario intuito, Bell inizia le indagini, alla ricerca di una minima traccia, di un piccolo errore del criminale che possa condurre alla sua identificazione. E il bandolo dell’intricata matassa sembra proprio essere un’avventuriera bellissima e senza scrupoli, che si fa chiamare Rose Manteca, una donna che ha già irretito uno degli investigatori della Van Dorn e che sembra molto interessata a sedurre Bell. Forse Rose potrebbe condurli al Macellaio... 

Il cacciatore di Clive Cussler (The Chase, 2007)

Traduzione Annamaria Raffo

Longanesi, collana La Gaja Scienza 1063, pagg. 365, euro 17,60