Il titolo della traduzione è Parle plus bas, "parla più piano", e sarà pubblicato nella patria del polar dall'editrice Liana Levi. Lo stesso romanzo sarà tradotto in Germania da Rowohlt, con il titolo di Der Sohn ossia "il figlio" e poi in Spagna, da 451 Editores. Anche il primo romanzo di Giacomo Cacciatore, L'uomo di spalle (Dario Flaccovio), sarà pubblicato in Tedeschia da Eichborn, nel 2008.

L'autore siculo, che sappiamo essere anche giornalista, annuncia che si dedicherà quasi a tempo pieno alla scrittura abbandonando anche l'incarico di editor presso la Dario Flaccovio, rimanendone comunque un consulente esterno.

Sempre per la casa editrice palermitana, il prossimo anno Cacciatore contribuirà con un capitolo a un romanzo collettivo che sarà un ideale seguito di Cronache di Bassavilla di Danilo Arona, al quale parteciperanno molti altri noti scrittori italiani.

Quattro chiacchiere contate con l'interessato:

Anno intenso il 2007 e direi anche pieno di soddisfazioni. Lasci l'incarico di editor Dario Flaccovio per dedicarti totalmente alla scrittura o c'è anche dell'altro, tipo un esaurimento galoppante da troppi input?

Lascio Dario Flaccovio a malincuore. In casa editrice ho imparato molte cose utili e spesso mi sono anche divertito. Il motivo di questa decisione è una via di mezzo tra le due che hai ipotizzato. Dopo l'uscita di "Figlio di Vetro" per la Einaudi mi sono giunte, questa estate, moltissime richieste di partecipazione a presentazioni, convegni e manifestazioni in varie parti d'Italia. E io non so dire di no, perché è giusto, ed è necessario incontrare chi compra i tuoi libri o ne è incuriosito. Nei miei programmi avrei già dovuto finire la prima stesura di un nuovo romanzo, ma non mi è stato possibile: per motivi di tempo e per la stanchezza che si accumula dopo una sequela di viaggi e appuntamenti. Per carattere, so fare bene solo una cosa alla volta, e la cosa che devo fare adesso è immergermi più che mai in progetti di scrittura. Questo avrebbe tolto tempo e impegno alla mia attività di editor e selezionatore, e mi è sembrato onesto dirlo e ritirarmi, magari limitandomi a collaborazioni occasionali con la casa editrice.

Traduzioni: il tuo collega e amico Gery Palazzotto ci disse all'epoca della traduzione spagnola del suo Di nome faceva Michele, che aveva instraurato un buon rapporto di collaborazione con la sua traduttrice. Per te è stata la stessa cosa, oppure ti sono state recapitate le traduzioni e ciccia?

Ho risposto a molte domande della bravissima Francoise Brun delle edizioni Liana Levi per la traduzione francese. Judith Schwaab, la traduttrice tedesca di Rowohlt, mi ha chiesto meno interventi della sua collega, ma altrettanto mirati. Con Patricia Orts, la traduttrice spagnola che citi, ci sentiremo prossimamente. Ma ha già cominciato il lavoro per 451 Editores. E so che sarà un ottimo lavoro. Sono delle professioniste e, come tali, affidabili e sicure del fatto loro. L'autore interviene soltanto per chiarire dei dubbi che appaiono inestricabili a chi non è di lingua madre.

A proposito di parlare piano, curiosità: come è stato tradotto "parla quando piscia la gallina", ritornello di Figlio di Vetro?

L'hanno tradotto letteralmente, se ben ricordo. Anzi: all'inizio questa frase doveva addirittura essere il titolo dell'edizione francese. E mi piaceva. Poi l'addetto stampa della Liana Levi ha fatto giustamente notare che avrebbe avuto non poche difficoltà a proporre un libro che si intitolava "Quando piscia la gallina". Nessuna obiezione da parte mia sul cambiare titolo, a quel punto.

Bando alle facezie, Roberto Saviano sotto fatwa, Lirio Abbate minacciato. Giornalisti e scrittori sotto assedio. Tu che ne pensi?

Dei sotto-fatwa penso quello che c'è da pensare. Cioè che sono delle persone appassionate del proprio mestiere e che cercano semplicemente di farlo al meglio. E penso che debbano stare attenti non soltanto a chi li minaccia, ma anche a chi cerca di strumentalizzarli per motivi che poco c'entrano con la solidarietà e l'impegno. Lirio lo conosco, sono stato al corteo in suo sostegno sabato scorso. E' un ragazzo come me e come te, una persona semplice e solerte che ha una sola "colpa": fare bene il proprio lavoro in una terra dove bisogna sempre "parlare più piano". Per il resto ti rimando al blog di Gery: http://gerypa.blogspot.com/ C'è un'ampia discussione sull'argomento alla quale puoi partecipare anche tu e chiunque abbia qualcosa da dire in proposito.