I lettori de Il Giallo Mondadori già ben conoscono Thomas H. Cook, il pluripremiato autore statunitense di lunga data che ha abituato i suoi lettori a romanzi avvincenti e slegati dalla serialità. (È infatti uno dei rari scrittori gialli che nella ricca bibliografia non hanno mai utilizzato personaggi ricorrenti.)

Molto apprezzato in Italia, il n. 3057 della celebre collana mondadoriana presenta uno dei suoi ultimi libri: Il velento nella mente.

   

Il dottor Lucas Paige è uno scrittore di saggi storici specialistici (non certo di grande successo, è il primo ad ammetterlo) che arriva a Saint Louis per presentare il suo ultimo libro. La conferenza non è certo brillante, e nessuno sembra interessato a farsi autografare copie del libro: anzi, nessuno sembra intenzionato a comprarne. Durante la giornata, però, una donna lo avvicina e Lucas si rende conto che è la donna che odia da una vita, la donna che ha distrutto la sua famiglia: è Lola Faye.

«Non è rimasto più nessun altro in vita» è lo spiazzante commento della donna che ha distrutto l’infanzia di Lucas e la vita di alcuni suoi cari: tutto pensava tranne che di incontrarla in un paese sperduto, a farsi firmare autografi da lui e a parlargli con tono addirittura risentito, facendo pesare allo scrittore il suo “successo”.

La donna lo invita a cena per fare due chiacchiere, per ricordare i vecchi tempi... ma Lucas ha già sofferto abbastanza per colpa dei “vecchi tempi”: quali sono le vere intenzioni di Lola Faye?

   

«Non possiamo andare avanti se non ritorniamo indietro nel passato e non capiamo cos’è veramente successo»: questa frase sembra essere il leitmotiv del romanzo, una narrazione incredibilmente serrata - malgrado si basi esclusivamente sui due personaggi citati. È un giallo da camera, se vogliamo, oppure uno di quei titoli ispirati che poggiano tutta la storia su un’interrogatorio, come l’infinito Lavaggio del cervello di John Wainwright.

Il veleno nella mente deve il suo titolo ad una frase che uno dei personaggi recita in un flashback: in realtà il titolo originale, The Last Talk with Lola Faye, è la vera spina dorsale del romanzo, una lunga e implacabile chiacchierata che - come una vera e propria indagine - smaschererà i colpevoli e li condannerà ad una pena già scontata... la vita!