Probabilmente arriverà in Italia, ma non si sa ancora quando. Intanto dopo il successo in patria e in Asia, One for the Money (2012) sta conquistando anche l’Europa. Paesi come l’Estonia, la Grecia, la Polonia e tanti altri già da alcuni mesi hanno presentato il film di Julie Anne Robinson: riuscirà anche l’Italia a distribuirlo?

Un team di sceneggiatori semi-esordienti (Stacy Sherman, Karen Ray e Liz Brixius) adatta fedelmente per lo schermo il primo frizzante romanzo di una lunga serie che non sembra destinata ad estinguersi: dei 18 romanzi con protagonista la cacciatrice di taglie, addirittura qualcuno è riuscito anche ad arrivare in Italia.

          

Janet Evanovich è una scrittrice statunitense che, dal finire degli anni Ottanta, ha sfornato un numero impressionante di romanzi, incentrati per lo più sul romance. Nel 1994 tenta un esperimento coraggioso e divertente: cosa succederebbe se una ragazza decidesse di iniziare il duro lavoro di cacciatrice di taglie? I bounty hunter sono personaggi da sempre legati a ruoli maschili, di solito rudi e violenti, quindi una fanciulla che tenti questa strada risulta davvero fuori dal comune: il successo del personaggio ha dato il via ad una serie di quasi venti romanzi.

Il film in questione è tratto dal primo titolo della serie, che presenta la genesi del personaggio, ma prima bisogna parlare dei titoli.

La Evanovich ha scelto di “numerare” i suoi romanzi sin dal titolo, quindi dopo One for the Money (1994) segue ovviamente Two for the Dough (1995) e Three to Get Deadly (1997): questi primi tre romanzi (come appare evidente) citano anche i primi tre versi della celeberrima canzone Blue Suede Shoes (1955) di Carl Perkins - più nota nell’esecuzione di Elvis PresleyWell, it’s one for the money, / Two for the show, / Three to get ready, / Now go, cat, go»).

Four to Score (1998), High Five (1999), e via dicendo fino al recente diciottesimo Explosive Eighteen (2011). E in Italia? Be’, la storia editoriale nostrana è stata un po’ arzigogolata.

           

One for the Money arriva in Italia nel 1997 per Sperling & Kupfer, tradotto da Nuccia Agazzi, con il titolo Tutto per denaro (Collana Pandora n. 792 - ISBN 88-200-2353-9). Nel 2001 la Rizzoli vuole tentare di nuovo di sdoganare il personaggio, così pubblica Cacciatrice di taglie (ISBN 88-17-86790-X), cioè Hot Six: il sesto romanzo della serie - la cui traduzione è curata da Annalisa Garavaglia.

Malgrado i successivi passaggi in edicola con SuperPocket (Best Thriller n. 47, 2003, ISBN  88-462-0293-7) e ristampe in libreria con BUR (2004, ISBN 88-17-00112-0), le avventure di Stephanie Plum non sembrano destinate a conquistare il pubblico italiano. Il tentativo di Rizzoli nel 2003 di continuare la serie con il settimo episodio, Colpo al cuore (Seven Up, ISBN 88-17-87209-1), tradotto da Giovanna Scocchera, passa quasi inosservato.

Ci penserà Salani nel 2007 a rilanciare un personaggio che nel frattempo nel mercato anglofono stava spopolando: ripartendo dall’inizio, Stefano Massaron ritraduce One for the Money e arriva in libreria Bastardo numero uno (ISBN  978-88-8451-820-0), riuscendo così anche a inserire il numerale nel titolo.

Sembra essere la volta giusta, così nel 2008 la Salani presenta Due di troppo (ISBN 978-88-8451-864-4, sempre tradotto da Massaron). Nel 2009 la traduzione passa ad Andrea Carlo Cappi - romanziere celebre per i romanzi di Diabolik, oltre a mille altre cose - ed escono in rapida sequenza Tre e sei morto (ISBN 978-88-625-6048-1) e Non dire quattro (ISBN  978-88-625-6148-8). Nel 2010 è la volta di Batti il cinque (ISBN 978-88-625-6222-5) e nel 2011 si recupera il sesto episodio - già uscito, come si è visto, con il titolo Cacciatrice di taglie - lo si fa ritradurre da Cappi e arriva in libreria Sei nei guai (ISBN 978-88-625-6413-7).

Da fonti confidenziali sembra Cappi sia al lavoro sulla ritraduzione del settimo capitolo della saga, già uscito come Colpo al cuore...

             

Il film di Julie Anne Robinson riesce a cogliere bene lo spirito di “leggera serietà” dei romanzi di Janet Evanovich.

Stephanie Plum, interpretata da Katherine Heigl
Stephanie Plum, interpretata da Katherine Heigl
L’attrice protagonista, Katherine Heigl - nata al cinema con più di una decina di B-Movie ma che ha conosciuto il successo grazie al celebre ruolo televisivo di Izzie in Grey’s Anatomy - conferma l’intenzione di diventare un’attrice brillante, che malgrado l’innegabile avvenenza rifiuta i ruoli da “bellona” e punta tutto sulla simpatia e la commedia brillante e/o sentimentale.

Porta sullo schermo una Stephanie Plum spaesata ma decisa, grintosa ma pasticciona, imbranata ma dal polso saldo. Convince e fa anche divertire, proprio come il personaggio della Evanovich.

La regista arriva dal mondo televisivo (aveva già diretto la Heigl in cinque episodi di Grey’s Anatomy!) e si è portata dietro buona compagnia. Troviamo così come co-protagonista Daniel Sunjata (passato anche lui da Grey’s Anatomy ma più celebre per serie come Rescue Me, Law & Order. Vittime speciali e i due film televisivi tratti da altrettanti romanzi di Patricia Cornwell), Jason O’Mara (Terra Nova, In Justice e anche lui un po’ di Grey’s Anatomy), Sherri Shepherd (incontenibile collega d’ufficio della sit-com Perfetti... ma non troppo) e soprattutto Debbie Reynolds, grande interprete di Cantando sotto la pioggia e, fra le centinaia di partecipazioni cine-televisive, mamma di Grace in Will & Grace: qui interpreta la mitica nonna Mazur, presente in tutti i romanzi della Evanovich.

        

Stephanie e il Ranger (Katherine Heigl e Daniel Sunjata)
Stephanie e il Ranger (Katherine Heigl e Daniel Sunjata)
Una serie di romanzi dove sparatorie e inseguimenti sono presentati come elementi divertenti e brillanti non poteva che diventare un film tutto da gustare.

One for the Money vedrà dei sequel? Se l’incasso al botteghino andrà bene c’è da scommetterci. Arriverà in Italia? Nessuno può dirlo con sicurezza...