Il Giallo Mondadori torna a presentare lo stile inconfondibile di Roberto Riccardi, grande autore che ama inserire la vita dell’Arma nei propri pluripremiati romanzi. I condannati è la sua nuova attesa creazione letteraria.

             

Renato Roversi è un Capitano dei Carabinieri di Villascura, in provincia di Palermo, che sta passando un momento intenso sia dal punto di vista professionale che personale. Non riesce a togliersi dalla testa il caso della sparizione dei due figli di un pastore, ma allo stesso tempo deve partire per le ferie: un viaggio per nulla riposante, in auto fino a Roma, per poter assistere al matrimonio del suo migliore amico Giulio con la ex fidanzata Laura. Mentre il caso del rapimento appare più complicato del previsto, la questione personale va ben oltre la semplice “complicatezza”: Giulio ama Laura, sì, ma lei ama Roversi, che però non la ama e infatti l’ha lasciata poco tempo prima... «Tutto folle in un modo ragionevole».

Ma tutto questo è solo l’inizio di un caleidoscopio di storie da entrambi i lati della “barricata”.

          

Riccardi costruisce un mosaico di vite e di esperienze vissute che girano intorno all’Arma dei Carabinieri. Niente personaggi da serie TV, niente eroi da fiction ma tutta vita vera.

Dal capitano che ama le “divagazioni del piffero” («Secondo te oggi per noi è un giorno in più o uno in meno?») al carabiniere scelto Mallardo Pasquale, la cui esperienza nell’Arma non corrisponde ai sogni cinematografici («Se lo aspettava diverso, il dorato mondo delle indagini. Cavalli bianchi lanciati sulle praterie del Bene, angoli di sorriso alla Humphrey Bogart e donne da infarto a ogni caso: all’incirca la vita di James Bond, solo più avventurosa»), anche Giulio e Laura, con il loro rapporto contrastato e il triangolo amoroso imbastito con Roversi, sono personaggi “veri”.

C’è anche la controparte, il mondo del crimine fatto di gente che vive «in mezzo alle guerre e ai tradimenti, per la stupida ambizione di guadagnare sempre più denaro, sempre più potere». E la fine di queste vite è nota e sempre la stessa, così come impara sulla propria pelle il giovane Rosario e così come sa bene il boss Filippo Agnello, chiamato con rispetto “zio” (o zù) dai suoi compaesani.

Forze dell’ordine e criminalità organizzata, carabinieri e mafiosi che fanno da attori in questa commedia umana rappresentata - con esemplare vividezza e meticolosità - da un autore che conosce quella realtà nel profondo.

 

Roberto Riccardi, infatti, è un ufficiale del Carabinieri e da sempre ama fondere questa professione con la scrittura. È direttore responsabile della rivista Il Carabiniere ed è premiato autore di romanzi come Sono stato un numero (La Giuntina 2009) e il recentissimo La foto sulla spiaggia (La Giuntina 2012). Nel 2006 ha istituito il concorso “Carabinieri in Giallo”, che diviene regolarmente un’antologia presentata ne Il Giallo Mondadori, e nel 2008 per la romana Eura Editoriale ha ideato il fumetto Unità Speciale.