Si possono fare davvero le magie? Negli anni Settanta il famoso sensitivo di origine israeliana, Uri Geller, durante le apparizioni televisive, in cui dichiarava di possedere capacità di telecinesi, rabdomanzia e telepatia, riusciva a piegare forchette e cucchiai, chiodi piccoli e grandi oppure chiavi. Non solo: sapeva far ripartire un orologio da fermo o spostarne le lancette, individuare fra dieci barattoli tutti uguali e indistinguibili fra loro quello “pieno”, duplicare dei disegni fatti di nascosto, guidare bendato, fermare funicolari, funivie ed ascensori, indovinare la faccia superiore di un dado chiuso in una scatola di metallo oppure creare un’esplosione di radioattività nel condotto di un contatore Geiger. Come faceva? Tutto questo e non solo troverete nel libro Confessioni di un medium. Trucchi e segreti realmente usati dai più celebri sensitivi di Martin Gardner, il più celebre divulgatore di matematica ricreativa al mondo e autore di numerosi libri di illusionismo e di critica ai fenomeni paranormali (in questo libro in realtà si firma con lo pseudonimo di Uriah Fuller, nato dal binomio Uriah Heep, celebre cattivo di Charles Dickens, e Fuller, nome comune nel mondo del paranormale). L’autore mostra come i poteri paranormali conferiti a Uri Geller, a suo dire, da "Spectra", un'astronave aliena orbitante intorno alla Terra, siano in alcuni casi dei banali trucchi da prestigiatore, ma trucchi che, inseriti in un contesto televisivo pieno di parole e gesti tipici di un artista, possono sembrare dei fenomeni difficili da spiegare con il raziocinio umano. Questo libro uscì per la prima volta in America nel 1975 in edizione limitata e riservata solo ai prestigiatori; oggi Gardner ha concesso al CICAP di ristamparlo per la prima volta in italiano dando così anche a noi la possibilità di capire il mondo dei prestigiatori e dei sensitivi con gli strumenti adeguati. Non è chiaramente un libro per futuri maghi o illusionisti ma un libro che ci permette di capire quanto sia facile ingannare le persone “impiegando metodi semplici… parlando con modestia e umiltà… dicendo al pubblico che i tuoi poteri sono più forti quando tutti ti credono e sono positivi nei tuoi confronti… non facendo mai cose che possano rassomigliare alla semplice magia… non usando mai complici a meno che non sia proprio necessario”. Un decalogo del medium, quindi, che se seguito alla lettera può rendere fenomeni all’apparenza normali “paranormali” anche se l’obiettivo più grande di Fuller “sarebbe risuscitare qualcuno dai morti, o morire e ritornare poi in vita. Superfuller ci sta già lavorando”. Chissà se ci riuscirà… Al prossimo libro “Nuove Confessioni di un Medium Altri trucchi e segreti usati dai sensitivi” l’ardua sentenza.