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Il tempo dell'innocenza
«Oggi il tuo vecchio amico [...] si è sparato in testa. Dopo i fatti dell’86 era rimasto traumatizzato. Aveva abbandonato gli studi senza prendere la maturità. Non lavorava. Se ne stava tutto il giorno sdraiato come una lumaca nella sua stanza, ad ascoltare musica New Age e giocare alla PlayStation.»
LeggiStrane cose, domani
4 su 5
di Raul Montanari
Baldini Castoldi Dalai, 2012
Il codice Dante, intervista a Daniele Maria Pegorari
Daniele Maria Pegorari (1970) è autore del Vocabolario dantesco della lirica italiana del Novecento (2000) e curatore (con F. Tateo) della Lectura Dantis Contesti della Commedia (2004), nonché redattore della voce Dante nel Dizionario gramsciano 1926-1937 (a cura di G. Liguori e P. Voza, 2009). Dal 2007 è responsabile della sezione ‘Dante contemporaneo’ della rivista internazionale di studi «Dante». Dopo aver insegnato Filologia e critica dantesca a Bari e Foggia, oggi è docente di Letteratura italiana contemporanea nell’Ateneo di Bari. Ha pubblicato tre volumi su Luzi, due antologie di poesia del Novecento (Metrica dei giorni e Puglia in versi), Dal basso verso l’alto. Studi sull’opera di Lino Angiuli (2006), Critico e testimone. Storia militante della poesia italiana 1948-2008 e infine l’edizione dell’Uebi Scebeli di V.C. Basile e Les barisiens. Letteratura di una capitale di periferia 1850-2010, apparsi entrambi per Stilo nel 2010. Dirige il semestrale militante «incroci» (con L. Angiuli e R. Nigro) e alcune collane di ricerche e testi.
LeggiL’allieva di Alessia Gazzola
«E così il cadavere sembra muoversi, ma più che muoversi, abbandonarsi, ed è un’illusione di una tristezza ineffabile, cui ancora oggi non riesco ad abituarmi».
LeggiDa Reykjavík a Contraband
Il viaggio compiuto da un ottimo film noir islandese fino ad un patinato prodotto USA (e getta), da oggi nelle nostre sale
LeggiDante, maestro del thriller
Esce oggi in libreria un nuovo thriller che ruota intorno alla figura di Dante. Abbiamo intervistato tre autori italiani che hanno già scritto del grande fiorentino per comprendere quanto ancora possa dare l’Alighieri alla letteratura contemporanea
LeggiL'uomo che doveva morire
4 su 5
di Mignon G. Eberhart
Dead Yesterday and Other Stories, 2007, Mondadori, 2012
2010. 2° classificato - Prima parte
Inutile… Solo nebbia. E se fosse stato ieri? Ieri… Ieri che è sparito dalla sua testa, evaporato, assorbito come una lacrima dentro un fazzoletto
LeggiTutti i volti di Buford Pusser
La vita dello sceriffo che negli anni Settanta “camminava a testa alta” per il Tennessee ha ispirato una serie di storie che arriva fino ad oggi, passando fra biografie, cinema, telefilm, Film-TV e home video
LeggiAlberto Eva
L’espressione “letteratura di genere” mi provoca una eruzione cutanea. Sinceramente, il concetto ha fatto il suo tempo. Solo chi non lo ha capito, continua imperterrito a produrre la ricordata ribongia. Oggi, gli autori più avvertiti scrivono di giallo per parlar d’altro; ovvero, stendono romanzi che non necessitano di appendici classificatorie, anche se hanno il morto incorporato. Ritengo non piccolo merito del giallo italiano quello di aver fermato su carta, nel suo divenire, la storia del nostro Paese: questa la sua funzione (spesso di supplenza, rispetto all’anemica letteratura tout court),
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