Matteo, un ragazzo di città, rende visita a suo nonno che vive in un isolato villaggio di montagna. Lì incontra sua cugina Lidia e fa amicizia con tre bambini del luogo.

I ragazzini iniziano a esplorare la natura circostante e cominciano un gioco pericoloso: ciascuno racconta una storia paurosa sulla valle evocando oscuri misteri radicati nel passato della valle.

Queste terribili storie, accuratamente strutturate nella loro evoluzione temporale, mettono Matteo e gli altri ragazzini in uno stato d'animo di crescente vulnerabilità. Il sentimento di paura è talmente forte da rendere quegli spiriti maligni del passato ancora pericolosi.

Questa è in breve la trama del film La valle della paura, scritto da Eraldo Baldini, Giampiero Rigosi e Sandrone Dazieri, che è il risultato di una collaborazione che comprende realtà svizzere, italiane e ungheresi. Girato da Mihály Györik e attualmente in fase di post-produzione (uscirà nel corso del 2009), il film, almeno da ciò che si può intuire dal trailer, sembra un incrocio tra gotico rurale (anche se ambientato in montagna e genere in cui Baldini è maestro), atmosfere alla Stand by me e antiche tradizioni di storie di paura che occupavano le serate agresti.

Il film può essere definito una fiaba nera, che guida lo spettatore in un viaggio attraverso antichi mondi rurali, pieni di magia e superstizione, nei quali prevalgono il male e i lati più oscuri della natura.