Il professore inglese George Conway, scomparso a Bruges durante la campagna di scavo per riportare alla luce un ossario medievale, viene ritrovato due anni dopo, con il cranio sfondato, a pochi passi dal sito archeologico di cui era responsabile. Il caso è affidato all’ispettrice belga Ingrid Blondeel e al collega Damian Trevis di Scotland Yard, che si erano occupati anche della  sparizione dell’archeologo.  Fra i due investigatori non corre buon sangue e le indagini si ingarbugliano, imboccando strade contrapposte. Ingrid è convinta che nel delitto sia coinvolta Blanche Solly, la professoressa che ha preso il posto di Conway alla direzione dello scavo. Per questo motivo mette sotto accusa il compagno della donna, un antiquario legato ad ambienti neonazisti che ha fondato un ordine cavalleresco ispirato a quello quattrocentesco del Toson d’oro. Trevis invece ritiene che l’omicidio sia legato all’ossessione di Conway di ritrovare lo sportello del polittico di Jan van Eyck, rubato dalla cattedrale di Gand nel 1934 e mai ritrovato. E proprio le vicende del maestro fiammingo si intrecciano con l’inchiesta. Fra false piste e indizi inquietanti,  il mistero si infittisce, ma qualcosa di terribile deve ancora accadere,  rimettendo tutto in discussione.

Giacinta Caruso è nata e vive al lago Albano (Roma). Ha lavorato per una decina d’anni come giornalista per un quotidiano. Ha pubblicato con Dario Flaccovio i romanzi Il giardino delle delizie, Il triangolo di Rembrandt, Il quadrato magico di Dürer e L’uomo che rubava manoscritti. Con i primi tre libri, l’autrice è tradotta o in corso di traduzione in Serbia, Repubblica Ceca, Russia, Argentina e paesi di lingua spagnola.

Giacinta Caruso

La moglie di van Eyck

Dario Flaccovio Editore

Pagine 303

15,00 euro