Uno per tutti... e tutti per uno! Chi non ha mai usato con gli amici più cari questo motto di unione e solidarietà? Proprio per questo Gaetano Savatteri ne fa il titolo per il suo nuovo romanzo, uscito da alcune settimane con Sellerio.

Si tratta, infatti, di una storia di amicizia: quattro uomini si ritrovano, dopo decenni, dopo essersi lasciati bambini, dopo la fine tragica di un'infanzia rubata, dopo aver passato tanto tempo a costruirsi una vita e a dimenticare un triste segreto.

La prepotenza del passato, però, li costringe a un nuovo confronto e a scontrarsi con la consapevolezza che, in fondo, alcune cose non sono per nulla cambiate.

Poco altro è necessario aggiungere su questo romanzo che arriva diretto e pulito, senza fronzoli o sbavature, con una storia forse semplice che parte da uno spunto non originale, ma che avvince e colpisce fino all'ultima pagina.

Non è un thriller, non è un giallo, ma la tensione drammatica che l'autore crea appassiona e coinvolge, come solo le opere migliori sanno fare.

Savatteri abbandona le atmosfere siciliane a cui ha abituato i lettori; la storia, infatti, si svolge per lo più a Milano, ma l'autore rimane fedele a se stesso, con maturità ed equilibrio. Ricordi nitidi, emozioni forti, un passato che si ripresenta fino alla resa dei conti finale: questa la ricetta per un romanzo davvero riuscito.

La storia di quattro vite, unite più di quanto gli stessi protagonisti vogliano ammettere, che, tra passato e presente, si raccontano, attraverso il punto di vista di uno dei personaggi, al lettore, sorprendendolo poi con un finale che giunge inaspettato e violento come solo la quotidianità sa essere.