Niente di nuovo dal passato, né dal presente, né dal futuro. Niente di nuovo da questo Il passato è un terra straniera di Daniele Vicari, tratto dall’omonimo best-seller di Carofiglio (letto e rimasto freddo come un ghiacciolo). Bari, teatro degli eventi, è stata ben più scura di questa che fa da sfondo alle scorribande di Giorgio/Elio Germano e di Francesco/Michele Riondino (vedi Lacapagira e Mio cognato).

Il secondo è un baro congenito, il primo è un baro derivato (dalla frequentazione del primo). La discesa agli inferi è di quelle all’acqua di rose riassunta nella battuta salace “baro alle carte e scopo con donne sposate” (Giorgio alla madre).

Il flashback è talmente lungo che quando vedi comparire di nuovo il presente dici “Ahh, già, era un flashback…”.

Immancabile scena di sesso bruto Germano/Caselli, segno che quella Moretti/Ferrari in Caos calmo ha cominciato a fare scuola…

La presenza di Romina Carrisi nei panni della fidanzatina di Giorgio è puro scult mentre il suo spalancare gli occhi quando riceve da Giorgio la borsa è da Actor’s Studio.

In concorso alla III edizione del Festival Internazionale del Film di Roma