Ma una volta chiusi gli ombrelloni e iniziata la scuola l’attesa  è tutta rivolta alla nuova stagione cinematografica.

Nei trailer scorrono immagini dove si rivede Elio Germano prendere botte e giocare a carte e ci si domanda: vuoi vedere che ha girato il seguito de Il mattino ha l’oro in bocca? Che seppur tratto dall’interessante biografia di Marco Baldini non aveva  certo elettrizzato i botteghini al punto da farne un sequel, anzi… Ma poi sulle scene finali ecco scorrere il titolo della pellicola tratta da un bel libro di Gianrico Carofiglio.

Dopo avere oscurato i famosi occhi verde Scamarcio in Mio fratello è figlio unico ed essersela cavata brillantemente nei panni dello sfigato venditore arrivista in Tutta la vita davanti di Virzì, rieccolo in due film del prossimo autunno.

Il 31 ottobre esce Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari con Michele Riondino, Daniela Poggi e Chiara Caselli, dove interpreta Giorgio, studente modello figlio di intellettuali borghesi,  vita ineccepibile fino alla sera dell’incontro con l’affascinante Francesco, moderno Lucignolo che lo trascinerà in un paese dei balocchi fatto di partite truccate,  droghe,  ricche donne  annoiate e le inevitabili tragiche conseguenze.

Il 12 dicembre è invece prevista l’uscita dell’atteso Come dio comanda di Gabriele Salvatores con Filippo Timi, Fabio De Luigi. Tratto dal romanzo di Nicolò Ammaniti, dove Germano interpreta l’allampanato Quattroformaggi (il soprannome dalla sua pizza preferita) personaggio sporco, brutto e a volte cattivo, amico del nazi Rino e del di lui figlio Cristiano. Protagonisti in una notte buia a tempestosa di un dramma che si presenta sotto le spoglie di una bella ragazzina (o di una pornostar?) che cambierà per sempre le loro vite. Leggendo il libro il personaggio Quattroformaggi  si immagina fisicamente molto diverso dall’attore, ma Salvatores era già riuscito a farci guardare sotto una luce feroce e inquietante anche  Diego Abatantuono tra i luminosi campi di grano di Io non ho paura,  tratto da un altro fortunato romanzo nero di Ammaniti.    

D’altronde anche il  Montalbano dei libri di Camilleri è un personaggio fisicamente molto lontano dal nostro Luca Zingaretti, ma dopo tanti sceneggiati TV forse non riusciremmo più a immaginarcelo diversamente.

In attesa dell’apertura della stagione di caccia al Germano e di vedere, prima o poi, anche la febbricitante trasposizione dell’altro successo di Ammaniti Ti prendo e ti porto via materializzarsi al cinema, la schermitrice (per rimanere in gergo spadaccino) si congeda in quarta.  

Che lo schermo sia con voi!