E' inutile che le cercate. Questa recensione non ha stelline. Non pensate però che il romanzo Bora Nera, opera prima di Marco Giovanetti non ne meriti nemmeno una, non è questo il discorso. In realtà il romanzo in questione si posiziona esattamente a metà tra il massimo e il minimo del voto e perciò si verifica il classico caso:"due sono poche, tre sono troppe".

La cosa curiosa è che, a un'analisi attenta post lettura, Bora Nera risulta avere tre aspetti piacevolmente positivi e tre aspetti purtroppo negativi.

Positivi: brevità, italianità, musicalità.

Negativi: trama, uso dei modi e dei tempi verbali, editing accurato.

Voto: 2,5 stelline.

Bora Nera è un volumetto agile e rapido, che si legge in un fiato, non ha pretese da capolavoro, ma propone una vicenda avvincente e piuttosto serrata. La vicenda si svolge in una Trieste bellissima e oscura, di cui l'autore tratteggia alcuni aspetti salienti con abilità e amore. Il romanzo perciò risulta impregnato di una "italianità di confine" a dir poco unica, sicuramente un punto che lo caratterizza positivamente.

Infine salta agli occhi, e alle orecchie, l'estrema presenza della musica in tutta l'opera. Musica che accompagna il protagonista pagina dopo pagina, che scandisce i fatti, che risuona in sottofondo e che prorompe in poderosi assoli.

Peccato, però, che altrettanta musicalità e altrettanto ritmo non si trovino nella costruzione della trama da parte dell'autore. A tratti, infatti, essa risulta poco fluida, un po' stagnante su se stessa, con qualche piccolo inceppo, che rallenta lo svolgersi naturale degli eventi. Una pecca riconducibile sicuramente all'inesperienza dell'autore. Lo stesso vale per un uso molto originale e spregiudicato di modi e tempi verbali che, sebbene dia un tocco stilistico molto personale, pare a tratti sfuggire di mano all'autore, generando confusione e disordine.

Forse un editing più attento e preciso avrebbe risolto alcuna di queste pecche, ma purtroppo alcune sviste permangono nel testo e non aiutano a far pendere l'ago della bilancia verso le tre stelle.

In generale, perciò, Bora Nera risulta un romando dignitoso, opera prima di un autore che può sicuramente dare molto di più e che, con maggiore esperienza potrà colmare alcune lacune  comprensibili per chi è alle prese con il primo romanzo.