Pubblicato per la prima volta nel 1959 e uscito in versione cinematografica nel 1970 col titolo Viva la muerte, il romanzo Arrabal Babilonia di Fernando Arrabal è il "ritratto in piedi" di un'assenza: quella del padre anarchico, incarcerato e disperso in epoca franchista, cancellato dalla famiglia e dal mondo, recuperato da un amore filiale disperato e giudicante, che si aggrappa a frammenti di memoria e ad un oggetto taumaturgico, una pipa "dr Plumb".

Fernando Arrabal (1932), nato nel Marocco spagnolo, sodale di Topor e di Jodorowski, è una delle personalità più incisive del nostro tempo.

I plausi per lui sono così trasversali da destare imbarazzo: da Picasso a John Lennon, da Buñuel a Pasolini, da Jim Morrison a Milan Kundera, da Camacho a Breton. All'attività di scrittore, di uomo di teatro e di scacchista, ha sempre affiancato ed affianca tuttora un combattivo impegno civile.

BAAL BABILONIA di Fernando Arrabal

Traduzione di Roberto Cadonici

Libreria dell'Orso edizioni

Pagine: 168

Prezzo: 9.50 euro

Formato: 11,6x16,5

Legatura: filo refe con brossura

ISBN: 88-7415-019-9

Collana: Traduzioni