Una villa sulla riviera ligure dove una misteriosa ragazza svanisce nel nulla durante una "serata con delitto" fra ricchi annoiati. Una docente universitaria che scompare da Torino poco prima di un incontro per la messa in scena un testo basato proprio sui fatti di quella sera di 15 anni prima nella casa a picco sul mare. Due episodi distanti nel tempo e nello spazio ma che forse hanno in comune fra loro la chiave di un enigma che si svolge all'ombra della Mole sotto le feste natalizie.

Questo è il nucleo intorno a cui gira Il colpevole è Maigret, interessante romanzo giallo, nuovo esperimento di scrittura colletiva.

la stesura del libro ha infatti coinvolto otto autori, per un total di sedici mani. Ciascuno di loro, a parte il narratore, ha "interpretato" un personaggio che corrisponde a quello che l'autore è nella realtà.

E cosi', se il personaggio della cronista di nera che indaga a caccia di scoop è stato scritto da una vera giornalista, Laura De Bortoli, la poliziotta della scientifica vive nelle pagine del libro grazie a Antonietta Lombardozzi, responsabile dell'area laboratori di indagini tecniche presso il gabinetto interregionale polizia scientifica Piemonte e Valle d'Aosta. E lo stesso vale per l'imprenditore Gino Fiore, che nasce invece dalla penna dell'imprenditore tessile Arrigo Casalini, per il personaggio della scrittrice di gialli a cui ha dato vita Gabriella Geddo, insegnante di lettere nonchè autrice di racconti e del romanzo In punta di zampe, e per Giancarlo Loffarelli, autore e regista teatrale che ha scritto il personaggio del regista chiamato dalla docente scomparsa per mettere in scena il suo lavoro.

L'architetto Anna Maccario, invece, oltre a far parte della redazione della casa editrice Giancarlo Zedde, l'editore di questo romanzo, ha "interpetato" nelle sue pagine la storica dell'arte Elena Ghibaudo, mentre Pierpaolo Rovero ha messo la sua esperienza di fumettista, illustratore e sceneggiatore non solo nel personaggio di Giorgio Lanza, autore di letteratura disegnata, ma anche nelle illustrazioni che aprono il libro.

Questa scelta letteraria permette a narratore e interpreti di costruire un originale romanzo a più mani che, fra indizi e colpi di scena, va oltre il genere giallo pur giocando con esso.