Si ritorna ragazzi…

Al torneo internazionale di scacchi “Città di Cattolica”, svoltosi ai primi di giugno del presente anno, ho conosciuto il Maestro Murgia appassionato cultore di fumetti (non solo cultore, a dire la verità, perché li compra e li vende). Quando gli ho detto che avevo buttato via (molto tempo fa) una serie infinita di Tex degli anni Cinquanta quasi gli è venuto un colpo. Insieme al fumetto avevo sprecato una fortuna (ma i mi’ figliolo me lo diceva “O babbo un li butta’ via!”). Oggi varrebbero migliaia di euro. Il colpo, allora, è venuto a me.

Da ragazzo a Staggia mi chiamavano Capitan Miki perché portavo i capelli con la “scrinatura” (così si chiamava) centrale come il famoso personaggio di una fortunata striscia che componeva un bel terzetto con Salasso e Doppio Rhum. Ed io ne andavo quasi orgoglioso e leggevo un po’ di tutto. In modo particolare Tex, Tiramolla, Nembo Kid e, naturalmente Topolino con Pippo, Pluto, Paperone, Qui, Quo, Qua, la banda Bassotti e compagnia bella. Mi attiravano anche certi giornaletti più fascinosi e misteriosi come L’uomo mascherato…ma qui mi fermo che i lettore unn’e po’ più di questa tiritera.

Per cui, voglio dire, non appena è uscito Dizionoir del fumetto a cura di Mauro Smocovich ed Elio Marracci, Delosbooks 2008, me lo sono fatto spedire a casa da Luigi Pachì con un piccolo sconto che la pensione si riduce ogni anno (diciamo pure ogni giorno…) che passa.

Per la curiosità di ritrovare i compagni della mia giovinezza e imparare qualcosa di nuovo. E qui c’è tanto da imparare, ragazzi.

Si parte con un bel mazzo di splendide schede dei personaggi noir, thriller, giallo, spy-story, azione e zone limitrofe in cui ritrovo i miei beniamini preferiti: Diabolik, Satanik, Kriminal, Sadik, Demoniak, Alan Ford e così via.

E si continua con una altrettanto splendida e ricca messe di saggi che, almeno al sottoscritto, rievocano il fascino di un mondo passato e aprono la via a nuove, fascinose scoperte. Ritroviamo i nostri “eroi” esaminati nei minimi dettagli (anche nei loro costumi) e inquadrati nel contesto storico in cui vennero alla luce. E allora aggiungo a quelli già segnalati Dick Tracy e Dick Fulmine, Petrosino, le storie di Sherlock Holmes, di Poirot, di Ciarlie Chan e di Maigret. E ancora L’uomo Mascherato, Batman, Spirit, Paperinik, Corto Maltese, il commissario Spada, lo Sconosciuto, Sam Pezzo, Dylan Dog, Nick Raider, Desdy Metus, l’Uomo Ragno, The Punisher, Sandman, Tintin, Torpedo, Alack Sinner e ancora ancora ancora. Eroi soprattutto di sesso maschile, ma non manca l’altro sesso e vi invito a leggere Il nero snellisce-La donna nel fumetto italiano di Chiara Bertazzoni.

E il panorama si amplia. Dall’Italia agli Stati Uniti, dalla Francia al Belgio, all’Argentina e in altri paesi che ora mi sfuggono. Saggi belli corposi, rigogliosi, vitali, in cui spicca la passione e la competenza degli autori. Pur nella diversità degli stili, senza eccedere nel sofistico, si va all’osso senza tanti fronzoli.

Si legge, ci si diverte, si impara.

E, a mio modesto parere, si riflette pure.