Quattro luglio di un anno qualunque. Uomini e donne nel caldo infernale di una metropolitana. Ognuno ha un peccato da espiare, vero o presunto, ognuno il suo senso di colpa. Una fermata per ogni piccola trasgressione, o efferato delitto, alla ricerca di fuga o assoluzione. Un viaggio in 33 canti, accompagnato da un Caronte occhi di bragia che ci rappresenta come uno specchio: comico e tragico, grande e meschino insieme. Ci siamo tutti, nessuno escluso, in Tutti giù all'inferno. Anagnina che toglie i peccati del mondo.

A raccontare questo inferno metropolitano i nuovi talenti della letteratura italiana usciti dalla fucina de iQuindici, costola lettrice di Wu Ming. Insieme a Monica Mazzitelli troviamo Guglielmo Pispisa e Jadel Andreetto di Kai Zen, Giulia Fazzi e Yari Selvetella, Chiara Valerio e Francesco Fagioli, Marino Magliani e Valeria Brignani, con altri talenti emergenti o già emersi, voci intense e fuori dal coro per raccontare l’inenarrabile, l’inconfessato.

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