Un romanzo dei Wu Ming è sempre un avvenimento per quanti amano i loro romanzi e il loro porsi nel campo editoriale. E' in libreria da qualche settimana la loro ultima fatica collettiva dal titolo Altai, romanzo con il quale tornano nel mondo del loro romanzo d'esordio: Q che a quel tempo portava la firma collettiva di "Luther Blissett".

E' bene precisare che questo loro nuovo romanzo non è un sequel a Q, non è un Q numero due, ma Altai conserva qualcosa del loro primo romanzo, anche qualche personaggio, ma questo è tutto.

Siamo nella Venezia del 1569 e il romanzo parte con un tremendo boato che scuote tutta la città, l'Arsenale, il cuore della Serenissima è esploso e ora è in fiamme, fiamme che illuminano tutta la città e da questo caos inizia la fuga dalla città di Emanuele Zante, sino a poco prima agente delle Serenissima, ingiustamente accusato di tradimento. Una fuga che lo porterà a Costantinopoli, poi a Nicosia e in altri luoghi fino a Lepanto. Zante non è il suo vero nome e lui in passato ha rinnegato anche il suo essere ebreo (da parte di madre) per poter fare carriera a Venezia.

Un altro ebreo è il secondo personaggio, Giuseppe Nasi, odia Venezia ed è persona molto influente presso la corte del sultano, e usa questa influenza affinchè l'impero ottomano muova guerra contro Venezia e si arriverà alla famosa Battaglia di Lepanto

Sono cinque gli scrittori che si celano, ma non troppo, dietro al nome Wu Ming Foundation e sono: Riccardo Pedrini, Federico Guglielmi, Luca Di Meo, Giovanni Cattabriga, Roberto Bui.

Dal 2008 sono rimasti in quattro per l'uscita dal gruppo di Luca Di Meo.

Cronologicamente il gruppo Wu Ming è nato con questo nome nel gennaio del 2000 data in cui una quinta persona faceva il suo ingresso entro un sodalizio già esistente dal 1994 con lo pseudonimo di Luther Blisset Project.

Wu Ming significa "senza nome" in cinese ed era la firma che i dissidenti usavano in Cina per siglare i loro scritti. Il gruppo usa questo nome come elogio di una letteratura dissidente e come presa di distanza da qualsiasi "scrittore personaggio". Si vuole così privilegiare l'importanza dell'opera piuttosto che la fama di chi l'ha scritta.

A partire dal 2000 hanno scritto romanzi di gruppo (54 e Manituana), romanzi solisti e strani "oggetti narrativi"), oltre al saggio di teoria letteraria New Italian Epic (2009). Il loro sito è:

 www.wumingfoundation.com

 Venezia, Anno Domini 1569. Un boato scuote la notte, il cielo è rosso e grava sulla laguna: è l'Arsenale che va a fuoco, si apre la caccia al colpevole. Un agente della Serenissima fugge verso oriente, smarrito, «l'anima rigirata come un paio di brache».

Costantinopoli sarà l'approdo. Sulla vetta della potenza ottomana conoscerà Giuseppe Nasi, nemico e spauracchio d'Europa, potente giudeo che dal Bosforo lancia una sfida al mondo e a due millenni di oppressione.

Intanto, ai confini dell'impero, un altro uomo si mette in viaggio, per l'ultimo appuntamento con la Storia. Porta al collo una moneta, ricordo del Regno dei Folli.

Echi di rivolte, intrighi, scontri di civiltà. Nuove macchine scatenano forze inattese, incalzano il tempo e lo fanno sbandare.

Nicosia, Famagosta, Lepanto: uomini e navi corrono verso lo scontro finale.

 

Altai, Wu Ming (Einaudi, 2009. Collana Stile Libero Big) pagg. 411, euro 19,50 - ISBN 978-88-0619896-1