Bisogna «chiudere gli occhi "pi vidiri le cose fatate", quelle che normalmente, con gli occhi aperti, non è possibile vedere ».

Il 2007 è stato per Andrea Camilleri un anno da protagonista: quattro nuovi titoli in libreria, il raduno per i dieci anni del fans club, la partecipazione a diversi progetti.

L'anno però non si è ancora concluso e in ottobre il papà del commissario Montalbano sarà in libreria con un nuovo romanzo, edito dalla Sellerio, dal titolo Maruzza Musumeci.

Si tratta di una favola per adulti la cui protagonista è una sirena e in cui si intrecciano  mito e storia, ma anche arte, architettura, astrologia. Una fantasia sconfinata imbrigliata nel racconto di una vita vissuta intensamente. Il più poetico romanzo di Camilleri.

L'autore dichiara: «Mi sono voluto riraccontare una favola. Perché in parte la storia del viddrano che si maritò con una sirena me l'aveva già narrata, quand'ero bambino, Minicu, il più fantasioso dei contadini che travagliarono nella terra di mio nonno».

La storia comincia a Vigàta nel gennaio del 1890. Gnazio ritorna dall'America dopo 25 anni di assenza. Ci era andato a lavorare giovane perché in paese era rimasto solo. Sapeva solo arrimunnari gli alberi, ma alla perfezione tanto da essere assunto a New York come giardiniere. Poi, una brutta caduta da un pino, i soldi dell'assicurazione e il ritorno a Vigàta con un piccolo gruzzolo, sufficiente a comprare un pezzo di terra. Se ne era innamorato subito Gnazio, perché al centro di quella terra, stretta tra cielo e mare, troneggiava un ulivo secolare, la gente diceva che aveva più di mille anni. La terra era rinata con le sue amorevoli cure, rivoltata e bagnata, popolata di animali, abbellita da una costruzione tirata su pietra su pietra e ora a 45 anni Gnazio era desideroso di farsi una famiglia.

E' l'esperta di erbe e guarigioni, la vecchia Pina, a trovargli una moglie: Maruzza Musumeci bella come il sole. Chi sa perché quella ragazza non aveva mai trovato marito. Forse per certe sue stramberie? Per quella voglia irrefrenabile di acqua di mare, per quella lingua straniera che le fioriva in bocca? E poi la voce di Maruzza, una voce che era una melodia. Le nozze, poi i figli. La famiglia di Gnazio e Maruzza cresce, prima nasce Cola, poi Resina, anche lei dalla voce ammaliante, poi Calorio e Ciccina, e cresce anche la casa… Non vogliamo anticipare altro di questa favola, dal vago sapore ibseniano, che attraversa un secolo e che si conclude nel 1943 alla morte di Gnazio.

Autore: Andrea Camilleri 

Prezzo: 12,00 euro

Pagine: 140 

Data di pubblicazione: ottobre 2007 

Editore: Sellerio 

Collana: La memoria